Raffaele Lombardo si sfoga dopo le dimissioni e gli attacchi che da ogni parte gli vengono rivolti. E lo fa nell'intervista rilasciata a La Stampa : "Non facciamo gli ingenui o gli ipocriti – dice – tutti facevano segnalazioni, e quando dico tutti dico proprio tutti, deputati, senatori di tutti i partiti, dal mondo degli imprenditori, delle forze dell'ordine, della chiesa, ma non ci trovo nulla di scandaloso se viene segnalato un bravo professionista. Qui adesso mi vogliono far passare per il diavolo mentre gli altri sono tutti delle verginelle. Si e' urlato alloscandalo perche', prima di dimettermi, ho nominato il nuovo assessore alle Autonomie e all'Energia. Era pero' necessario: il primo deve occuparsi delle elezioni regionali del 28 e 29 ottobre, il secondo dell'emergenza dei rifiuti, con tutto quello che sta succedendo nella discarica di Bellolampo a Palermo".
"Basta con la politica - assicura - mi voglio finalmente godere il mio 'buen retiro' dove ho sette specie di galline (domenica scorsa un gallo lo ha attaccato e per difendersi l'ex Presidente si è ferito, tagliandosi al volto con un ramoscello spezzato, ndr) e da li' osservare lo spettacolo esilarante di una campagna elettorale dove i candidati sono piu' dei partiti. Daro' un contributo agli amici che me lo chiederanno, andro' un po' in giro. Anche se mi e ci descrivono come brutti, sporchi e cattivi, il movimento politico che ho fondato non scomparirà, anzi sono sicuro che avrà un ottimo risultato. Prevedo un 20% e non si chiamera' piu' Mpa ma il partito dei siciliani". Lomabardo continua a sostenere che in quattro anni di governo non ci sia stata una sola assunzione ingiustificata e che la Sicilia a livello economico "non si trova in una situazione peggiore di molte altre Regioni". Infine Lombardo non trattiene un la sua idea sul leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini: "Non vede l'ora di mettere le mani sul malloppo cuffariano in tutti i sensi. Oltre che i voti, lui e i suoi alleati vogliono scambiare la Sicilia con i petrolieri e i grandi gruppi imprenditoriali. Conosco poche persone che disprezzano la Sicilia come Casini".