Fingersi malati per evitare un compito... trucco vecchio, molto, e generalmente usato dagli studenti. Sembra però che lo stratagemma sia usato spesso anche dagli adulti quando, sul posto di lavoro, si vuole evitare di svolgere un compito "sgradito".
Se però le assenza si moltiplicano e aumentano anche i certificati medici crescono a dismisura, possono anche scattare i controlli.
E' quello che succede al Comune di Palermo.
Malanno reale o strategico? E' il dubbio sorto all'amministrazione comunale di Palermo. Dal mese di settembre infatti i certificati medici presentati dai dipendenti sono aumentati. Strano fenomeno... soprattutto perché avvenuto proprio con la riassegnazione degli incarichi.
A pensare male si farà peccato, ma... Palazzo delle Aquile ha quindi deciso di verificare quali e quanti episodi sono reali.
"Il segretario generale d'intesa con il sindaco – si legge in una nota del Comune - ha disposto che sia fatta una verifica puntuale di tutti i casi, attraverso lo svolgimento delle previste visite presso le Commissioni mediche di verifica presso il Ministero dell'Economia o presso i medici competenti dell'ASP, con cui il Comune ha stipulato un'apposita convenzione. Saranno i singoli dirigenti che dovranno verificare, d'intesa con i lavoratori interessati, quale forma di verifica medica debba essere svolta, ma ciò che è certo è che le stesse visite saranno obbligatorie in diversi casi tra cui l'assenza assenza per malattia per un periodo superiore al limite massimo consentito dal contratto e condizioni fisiche che facciano presupporre una inidoneità permanente assoluta o relativa allo svolgimento di specifiche mansioni".
In ogni caso, questa la novità, non potrà più essere un semplice certificato rilasciato dal medico curante a determinare la dichiarazione di inidoneità, salvi ovviamente i casi di situazioni acute ed evidenti.
"Tutti i lavoratori che addurranno motivazioni di salute per non svolgere determinati compiti – si precisa - dovranno o, di propria volontà, chiedere la visita presso l'ASP, o, in caso di loro indisponibilità, essere obbligatoriamente inviati alla Commissione medica".
"E' indispensabile – commenta il sindaco Leoluca Orlando - tutelare quei lavoratori e quelle lavoratrici che effettivamente hanno un motivo ostativo allo svolgimento di determinati compiti, ma altrettanto indispensabile è chiarire che la legge individua in modo molto preciso quali sono i lavori usuranti e quali quelli che non lo sono, individuando parametri e criteri netti per la valutazione dell'idoneità".
Già nel mese di dicembre – informa Palazzo delle Aquile - e nuovamente nei giorni scorsi, il settore risorse umane dell'Amministrazione ha diffuso a tutti i dirigenti e a tutti gli uffici delle circolari nelle quali sono indicate in modo chiaro le procedure da seguire e le conseguenze derivanti dall'inidoneità fisica.
Nel caso in cui infatti un lavoratore risultasse effettivamente non idoneo dovrebbe essere assegnato a mansioni inferiori, con il mantenimento del livello retributivo "mediante un assegno ad personam da riassorbire con ogni successivo miglioramento economico" oppure, in caso di inidoneità assoluta, si dovrebbe procedere alla risoluzione del contratto di lavoro con la sola corresponsione "se dovuta" dell'indennità di preavviso.
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