Il 'piccolo esercito sgangherato' è "sempre 'sgangherato', però ci sono delle prospettive per rimetterlo in piedi. Vediamo". Sono passati poco più di due mesi da quando il brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Giangrande, originario di Monreale (PA) è stato ferito in una sparatoria davanti a Palazzo Chigi a Roma. Il militare lotta contro una tetraplegia da lesione midollare ed è ricoverato a Montecatone per la riabilitazione.
A parlare è la figlia Martina, che ha ricevuto il premio 'Città delle dame', per il ''valore sociale e umano del suo comportamento' . ''La strada è lunga - ha detto a chi le ha chiesto come stia il padre - Speriamo di accelerare un attimino i tempi, vediamo come vanno le cose. Ci sono segnali positivi. Aspettiamo, dobbiamo aspettare. Rispetto a come abbiamo iniziato siamo un pochino più avanti. Ci sono buone prospettive".
Martina, che adesso vive a Imola in una casa messa a disposizione dai carabinieri per assistere il padre spiega che ''Il suo umore è perfetto. C'è. è lui, è sempre stato lui. Non si è mai abbattuto. Io ho anche questo compito: non devo farlo abbattere''.