La città non ha bisogno di altri centri commerciali. E' netta la presa di posizione del presidente di ConfCommercio e della Camera di Commercio di Palermo di fronte all'intenzione del colosso svedese di aprire un nuovo centro vendita nel capoluogo siciliano entro il 2015. E se Palermo è attenzionata, Ficarazzi e Villabate si candidano ad avere una parte nella vicenda.
I sindaci dei due comuni limitrofi alla città di Palermo hanno infatti presentato un piano molto concreto per attrarre gli svedesi di Ikea a Ficarazzi o nella vicina Villabate, a poche centinaia di metri dal centro commerciale Forum. La concorrenza da battere è forte. Si parla infatti di due aree palermitane già attenzionate dal gruppo svedese che dopo Catania potrebbe decidere di aprire il suo centro per la Sicilia occidentale a Ciaculli o a Partanna Mondello.
Dalla sua Villabate può vantare la sua posizione di "porta d'ingresso" della città di Palermo, collegata già all'autostrada e dotata di un buon raccordo stradale con gli altri centri limitrofi. Dal canto suo il sindaco di Ficarazzi rilancia parlando di maestranze artigiane pronte ad entrare in sinergia con Ikea e promettendo un iter burocratico molto rapido e snello per poter aprire un nuovo polo di Ikea nel centro cittadino a diretto contatto con Acqua dei Corsari, quartiere limitrofo di Palermo.
A raffreddare gli animi ci pensa Roberto Helg, che gela tutti dichiarando come "In questo momento di crisi non credo che l’apertura di grandi strutture sia un’opportunità per Palermo. Serve un attimo di fermo, è da rimandare ad un’altra epoca. Non abbiamo nulla contro l’Ikea, ma Palermo di certo non ha bisogno di altri centri commerciali. Non permetteremo che Palermo diventi come Catania".
Non è chiaro se l'esempio di Catania possa essere inteso positivamente o negativamente, ma su questo il giudizio spetta anche alla multinazionale svedese e a tanti lavoratori che vedrebbero in Ikea una nuova possibilità di rilancio.