Pur condividendo le motivazioni, non è pensabile andare ad occupare spazi, che sono di tutta la città, e a conti fatti, senza avere una "pianificazione" reale di ciò che si intende fare.
I precari dello Spettacolo (una parte di loro) dopo l'esperienza al teatro Garibaldi occupato per circa un anno e mezzo e conclusasi un paio di mesi fa, adesso hanno occupato la Fiera del Mediterraneo.
Un' occupazione, quella del Garibaldi, che non ha portato ad alcun risultato concreto. Purtroppo. Un'azione che potremmo definire "dimostrativa" perché ha sì dimostrato quello che in uno spazio del genere si potrebbe fare e dunque spettacoli, concerti, laboratori, prove, ma di concreto non ha portato nulla ed infatti quello spazio, adesso, con ogni probabilità, tornerà nel dimenticatoio.
Stamattina i Precari dello Spettacolo si sono introdotti alla Fiera del Mediterraneo, pezzo di cuore di ogni palermitano, giovane e meno giovane, occupando uno dei padiglioni e avanzando richieste ormai note: la costituzione di uno spazio che possa dare asilo a quelle esperienze artistiche sviluppatesi nel territorio nazionale che non hanno ancora trovato a Palermo la necessaria accoglienza. "Riteniamo indispensabile la costituzione di uno spazio autonomo – dicono in una nota – nel quale liberare il protagonismo degli artisti palermitani affinché possano lavorare al riparo dalle logiche clientelari e di sfruttamento, alle quali troppo spesso la politica istituzionale ci ha abituato".
Esattamente quello che richiedevano mentre occupavano il Garibaldi.
I carabinieri sono lì e monitorano la situazione e pare che già stasera andranno via.
Noi ci rivolgiamo a questi lavoratori precari e facciamo alcune considerazioni che sorgono spontanee e anche necessarie.
L'ultima "Fiera del mediterraneo" risale al 2009. Per il recupero di questa immensa area è stato pubblicato parecchi mesi fa, un bando del Comune proprio per la realizzazione di un Nuovo polo multifunzionale di Palermo" bando che andrà in scadenza il prossimo febbario.
Dunque sarebbe bene informarvi LEGGI QUI
Infine l'ultima considerazione. Avete dichiarato che "Palermo ha subito l'esclusione dalla corsa per la candidatura a Capitale Europea della cultura, esclusione che rappresenta il fallimento del progetto proposto dalla giunta Orlando, malgrado le nuove esperienze culturali della città (si pensi alla nuova direzione artistica del Teatro Biondo o alla rinnovata vitalità dei Cantieri della Zisa, evoluzioni verso le quali nutriamo una speranzosa criticità). Crediamo - continua la vostra nota - che le vicende artistiche e culturali della città debbano essere slegate dai destini dell'amministrazione che le promuove, si pensi di nuovo alla storia dei Cantieri della Zisa, fiore all'occhiello della vecchia amministrazione Orlando e luogo dimenticato dalla gestione Cammarata".
Bene, cari precari dello Spettacolo, i Cantieri Culturali, sono attualmente a disposizione degli artisti e non ci risulta che qualcuno ne abbia il "monopolio". Sono, come dichiarato sia dal Sindaco Orlando e che dall'assessore alla Cultura Francesco Giambrone, un'area per gli artisti, per la cultura di questa città.
Il posto l'avete, perché non andate a reclamare quegli spazi e la possibilità di sfruttarli per ciò che chiedete? E se non sarà ogni giorno, creando almeno un programma di attività, nel quale alternare, mostre, spettacoli e prove?
Ricordiamo che con l'inaugurazione dello Spazio Perriera nel settembre 2012 ai Cantieri, doveva ripartire il "progetto di recupero dei Cantieri culturali alla Zisa, straordinaria risorsa per tanti anni trascurata e che torna ad essere uno degli elementi strategici delle politiche culturali".
Era emozionato e soddisfatto Giambrone mentre dichiarava che adesso Palermo aveva "uno spazio in più dedicato alle attività culturali, spazio polifunzionale, aperto a tutti gli artisti che non hanno uno spazio dove esibirsi. Oggi i Cantieri della Zisa ripartono – aveva detto – e in pochi mesi avranno una programmazione continuativa".
Ricordiamo inoltre che lo scxorso settembre, il Comune ha annunciato un concorso internazionale di idee per cambiare il volto delle aree ancora da valorizzare all'interno dei Cantieri Culturali alla Zisa. La delibera n.147 della giunta comunale contiene e indicazioni in tal senso, indicazioni contenute in un bando che doveva essere reso pubblico entro il 31dicembre 2013, per un "Polo della Contemporaneità", come lo ha definito lo scorso settembre Orlando.
Personalmente non abbiamo trovato traccia del bando altrimenti lo avremmo pubblicato, quindi potreste informarvi anche di questo.
Andate, i Cantieri sono lì, per voi. E a scanso di equivoci, non vi stiamo suggerendo di occuparli, ma di chiedere all'amministrazione uno spazio che nasce proprio per le attività culturali.