Primarie con polemica a Palermo. La corsa dei candidati in città e in provincia alla formazione delle liste Pd – mentre è in corso anche l'analoga consultazione di Sel - per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è stata contraddistinta da una particolarità: a differenza del resto d'Italia la commissione nazionale di Garanzia del partito ha deliberato, dietro ricorso, che qui a votare possano essere soltanto gli isciritti alle liste di "Italia Bene Comune", ovvero chi ha partecipato alle primarie di novembre per la scelta del candidato premier del centrosinistra; strada sbarrata quindi agli iscritti al partito, dato che la lista in questione "non è stata validata" in tempo.
L'eccezione palermitana ha scatenato il malcontento tra i militanti, soprattutto tra chi rinnova la tessera da quando esisteva ancora il Pci. Comunque, gli organizzatori prevedono che per le primarie del Pd in Sicilia il numero dei votanti potrebbe attestarsi intorno a quota 90 mila, tra il 60 e il 70 per cento rispetto alle ultime consultazioni popolari.