La sezione Antirapina della Squadra Mobile di Palermo ha eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone accusate di una serie di rapine commesse tra il 2009 e il 2011.
Per tre il gip ha disposto i domiciliari, per gli altri il carcere.
L'inchiesta è coordinata dai pm Siro De Flammineis e Francesco Grassi e dal procuratore aggiunto, Maurizio Scalia.
I poliziotti, avvalendosi anche delle dichiarazioni rese da tre importanti componenti del gruppo, hanno fatto luce su decine di colpi a cittadini e a esercizi commerciali come farmacie, supermercati, tabacchi e gioiellerie.
A capo del gruppo, secondo l'accusa, Giuseppe Anzalone, 34 anni, Mario Gebbia, 36 anni, e Marco Aiello, 24 anni, che programmavano gli assalti e reclutavano i complici. I tre erano già ai domiciliari per altre rapine. Durante la detenzione, i tre hanno deciso di collaborare con gli investigatori, si sono autoaccusati di decine di rapine e hanno fatto i nomi dei loro complici, tra i quali insospettabili basisti.
GLI ALTRI FINITI IN MANETTE SONO: Giovanni Carini, classe '79, Ignazio Guercio, classe '72, Alessandro Giacalone, classe '78, Rocco Pirrotta, classe '76, Paolo Amatuzzo, classe'83, Rosario Di Piede, classe '77, Salvatore Mancuso, classe '74, Giovanni Vernengo, classe '74, Filippo Di marco, classe '78, Giovan Battista Pipitone, classe '77, Giovanni Bruno, classe '91, Onofrio palazzo, classe '67, Alessandro Gebbia, classe '91.
Alcuni arrestati sarebbero anche gli autori di un blitz nell'appartamento di un disabile in carrozzina malmenato e derubato di 3000 euro.