Sembra che Palermo detenga il primato per la non conservazione e la distruzione del patrimonio artistico culturale. La nostra città infatti, pare pervasa da uno strano spirito "vandalico" non appena si rivela ad essa un bene di interesse universale, prezioso ed unico. E' quello che succede alle grotte dell'Addaura, patrimonio Unesco, esclusivo al mondo perchè raffigurante scene rupestri collettive tra i suoi graffiti del paleolitico.
Ebbene signori, il sito è chiuso da circa sette anni perchè inagibile per il rischio di caduta massi.In questi sette anni di silenzi, responsabilità e competenze si sono avvicendate in un valzer senza fine. Genio civile, Sovrintendenza Beni Culturali, Assessorati...ma nessuno è riuscito, fino ad oggi almeno, a porre fine a questa agonia in cui versano le preziose rocce.
Ma come è possibile che un sito raro come questo sia nel più completo abbandono da anni? "Abbiamo di recente avuto un incontro con il Genio civile - dice il soprintendente dei Beni culturali Gaetano Gullo - per mettere in sicurezza l'area archeologica e riaprire il sito. Ma il problema è che servirebbero dai 5 ai 10 milioni di euro.
Al momento dunque le condizioni non sono favorevoli".Nel frattempo, vandali, rocciatori e cultori del trash hanno fatto irruzione alternandosi in una gara di deturpazione del territorio.Le pareti del costone presentano una bellissima esposizione di ganci e moschettoni per chi volesse dilettarsi nel free climbing, coloratissimi murales degni del più insigne writer, e ovviamente non possono mancare rifiuti e spazzatura di ogni genere per decorare il tutto con odori e colori....Questa la triste realtà.
Ma oltre il danno la beffa. Chi volesse osservare da vicino i graffiti, deve invece accontentarsi di godere di un semplice calco conservato al Museo Salinas.In attesa che qualcuno dei preposti si muova a compassione prima di una imminente frana, rimaniamo fiduciosi.