Non è candidato a Palermo ma da qui - dalla sua città - Piero Grasso, ex procuratore nazionale antimafia oggi in corsa per un seggio in Parlamento con il Pd, lancia la volata finale per la sua campagna elettorale.
Per lui tappa a Brancaccio per incontrare le associazioni impegnate nella rinascita del quartiere.
"E' importante -. ha detto Grasso - portare qui a Palermo un messaggio di rinnovamento. Questa sveglia che aspettiamo da tempo dei palermitani e dei siciliani: Rialzate la testa e cerchiamo insieme di costruire un futuro migliore".
"Per la mia scelta di correttezza e di stile di non candidarmi in Sicilia dove ho lavorato da magistrato mi sono sentito quasi di tradire la mia terra - ha aggiunto - ma sono ben rappresentato da Corradino Mineo" (capolista al Senato in Sicilia ndr.)
La tappa palermitana è l'occasione per commentare le ultime dichiarazioni dell'ex premier Silvio Berlusconi. "I veri problemi dell'Italia – ha sottolineato Grasso - non sono quelli di ridare i soldi a chi ha la casa ma di dare da mangiare a chi non ha da mangiare. C'è gente che va alle cinque del mattino tra i cassonetti dei rifiuti, sono questi sono i problemi... Bisogna pensare ai cassintegrati senza futuro e ai giovani che non studiamo. Sono questi problemi piuttosto che dare illusioni come fanno altri".
Le recenti proposte del Cavaliere su condono e amnistia secondo Grasso "fatte così non possono essere assolutamente prese in considerazione... Aspettiamo ancora il milione di posti di lavoro della precedente legislatura".
E su un suo possibile incarico come ministro della Giustizia, in caso di vittoria, poche parole: "Non faccio il totoministri. A me basta potere fare le proposte sulle idee che ho intesta sulla giustizia e la legalità e sulla sicurezza dei cittadini. Su quello per cui sono stato chiamato per le mie competenze tecniche".
Leggi le altre news: www.palermoreport.it