Con un buco stimanto di 36 milioni di euro i primi dipendenti dell’ipermercato Grande Migliore a perdere il posto sono quelli di Trapani. Il punto vendita è stato chiuso in attesa che venga perfezionato il passaggio di proprietà ad alcune ditte subentranti, anche se ancora non c’è nulla di scritto e documentato. Come accaduto un mese fa, non si tratta di voci non confermate, ma di una triste realtà.Al momento l'unica azienda pronta a subentrare sembra essere la Casacrea di Palermo, pronta all’acquisizione dei locali sul Lungomare Dante Alighieri con lo scopo di riprendere l’attività commerciale, impiegando la metà del personale. Una soluzione che vedrebbe quindi solo 30 dei 61 dipendenti della vecchia struttura di Grande Migliore pronti ad essere riassorbiti in una nuova società.
A detta di Vito Gancitano della Filcams Cgil, in base a una norma che la ditta sta provando ad aggirare con l’aiuto di Migliore, è stata avanzata al comitato ministeriale una richiesta per il riconoscimento dello stato di crisi in modo tale che qualsiasi ditta subentrante non abbia vincoli normativi circa il reintegro dell’intero organico. Anzi, utilizzando personale in cassa integrazione, l’azienda potrebbe fruire di sgravi contributivi.
La trattativa proseguirà all’Ufficio regionale del lavoro, con un tavolo di confronto tra le società interessate e Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Intanto a Palermo, la partita per Grande Migliore, deve ancora cominciare, magari con un orecchio teso alla soluzione trovata a Trapani