News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – La giunta regionale nella seduta di questa amattina ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti in Sicilia. Contestualmente, il presidente della Regione Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha firmato l’ordinanza che adotta il Piano. La responsabilità del procedimento resterà in capo all’apposito Ufficio speciale. – […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede […]

  • TORINO (ITALPRESS) – “Auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, il quale, ne siamo sicuri, saprà garantire e promuovere l’unità interna e l’autonomia dell’Associazione”. Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di ANCI Sicilia, che proprio questa mattina, prima dell’inizio dei lavori della 41esima […]

Grande Migliore, forse c'è un acquirente ma rimane in ballo il punto vendita principale

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Questa mattina il corteo dei 269 lavoratori di Grande Migliore si è fatto sentire con un sit-in lungo le vie parallele a Viale Notarbartolo. 

Pare infatti che i libri contabili della società Grande Migliore saranno presto deposistati in Tribunale per avviare l'amministrazione controllata.

La novità è rappresentata dalla presenza di un potenziale acquirente, interessata ad alcuni "pezzi" della società. Come descritto nel caso del polo trapanese circa un mese fa, la Casa Crea, sembra intenzionata a portare nelle sue strutture i dipendenti e la struttura di via Costantino.

La Fisascat Cisl spera che gli interessi di Casa Crea possano allargarsi anche alla struttura storica di Viale Regione Siciliana ma la portata del debito complessivo della società, superiore ai 10 milioni di euro, lasciano perplessi altri acquirenti, consapevoli della valenza del marchio storico ma alle prese con una stretta creditizia ed una situazione economica che non permette investimenti rischiosi.