Accade fin troppo spesso in città e ne siamo tutti consapevoli. A segnalarci l'ennesimo scavo finito con l'asfalto lasciato in pessime condizioni è stato un lettore che ci ha inviato anche le foto che vedete. "Circa due settimane fa via Casalini (da viale Leonardo da Vinci a viale Michelangelo) è stata oggetto di scavi – racconta un residente – Pare che il committente sia FASTWEB. Come sempre, quando a Palermo è effettuato uno scavo, l'asfalto è lasciato in tali condizioni per mesi, con grave pericolo per l'incolumità degli utenti della strada (in primis ciclisti e motociclisti/scooteristi). Chi deve vigilare su tutto questo? Diversi residenti, ma non solo, hanno rischiato di farsi davvero male".
Ma la compagnia Fastweb pare che stia lasciando buche sparse qua e là per la città. Ad indicarci il medesimo problema in altre strade è il Comune stesso che nel risponderci ci ha comunicato anche che in Viale Regina Margherita, Via Maurigi e vie limitrofe l'asfalto non è stato ancora sistemato dopo i lavori per la rete Fastweb, e secondo le ditte aggiudicatarie " il problema che allunga i tempi di ripristino è il fatto che nonostante sia segnalato il divieto di sosta, vengono regolarmente parcheggiate auto sugli scavi stessi, una volta ricoperti in modo provvisorio. Questo rende necessario l'intervento dei mezzi di rimozione, a volte parecchi perché sono parecchie le auto coinvolte, con un conseguente ritardo nei lavori di ripristino".
Nel caso di via Casalini però, come si evince dalle foto, la strada sembra assolutamente sgombera dalle auto. Eppure un lungo e profondo solco attraverso tutta la carreggiata.
La materia, diversamente da come si potrebbe immaginare, è tutt'altro che semplice, perchè di fatto ci sono delle normative in merito, ma manca all'Amministrazione un regolamento che dia delle diretttive specifiche che rispondano alle eventuali e diverse esigenze.
Il Comune ci ha spiegato invece che il rilascio delle autorizzazioni ai lavori da parte di ditte private o aziende partecipate è regolamentata in modo specifico sia nella parte relativa alla garanzia della sicurezza durante i lavori che in quella relativa all'obbligo di ripristino del manto stradale. Sempre a carico della ditta che effettua i lavori.
"Una squadra del Coime - chiariscono dall'ufficio stampa del Comune – è incaricata della verifica della effettiva esecuzione dei lavori di ripristino.
Ma delle novità in materia di scavi sul suolo pubblico sembrano essere in queste ore oggetto di alcune direttive emanate dal Sindaco, tramite la Segreteria generale, per la garanzia della sicurezza e la gestione dei tempi di intervento. Perchè il nodo sta tutto qui. nella "gestione dei tempi di intervento". E delle conseguenti responsabilità.
Le domande che abbiamo posto all'amministrazione infatti sono state anche altre perchè il problema delle condizioni delle strade della città, non è legato solo agli scavi effettuati da ditte private:
- se una buca deve essere ricoperta è l'azienda partecipata che se ne occupa (l'Amia o l'Amap ad esempio) non fa bene il suo lavoro, cosa succede? L'amministrazione come si muove?
- Il Coime, dopo aver verificato l' effettiva esecuzione dei lavori di ripristino, cosa fa? Se verifica che non sono stati eseguiti che succede? Rimane tutto così com'è e quindi anche a rischio dell'incolumità delle persone, o nel frattempo i lavori vengono comunque realizzati dal Comune e poi viene addebbitato tutto alla ditta aggiudicatrioce dei lavori?
Le risposte a queste domende - dicono dall'ufficio stampa - rientrano proprio in quelle direttive che sono al vaglio dell'amministrazione.
Non ci resta quindi che pazientare ancora un po' e nell'attesa stare attenti a non farsi male.
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