Se un detenuto è malato è giusto alleggerire il regime carcerario al quale è costretto? E se quel detenuto si chiama Bernardo Provenzano e per anni è stato il capo indiscusso di Cosa nostra?
Spetta al ministro della Giustizia rispondere a questa domanda e, in un senso o nell'altro, sarà una decisione destinata a fare discutere.
La richiesta di revoca del 41 bis è stata avanzata dal legale del capomafia, l'avvocato Rosalba Di Gregorio, per le condizioni di salute del boss. Provenzano è ricoverato nell'ospedale di Parma e ieri il bollettino medico faceva riferimento a un soggetto "ipocinetico, con un eloquio, quando presente, incomprensibile".
La Direzione Nazionale Antimafia ha dato parere negativo, in segno opposto si sono espresse la Procure di Caltanissetta, Firenze e Palermo.
Per la Procura Nazionale Antimafia, le condizioni del boss, descritte dai medici, non sarebbero infatti così gravi. E, riconosciuto che Provenzano è il capo di Cosa nostra, si deve evitare che abbia contatti indebiti con l'esterno: quindi finchè è detenuto, per la Dna, deve restare al carcere duro. Inoltre, un'eventuale revoca del regime differenziato non comporterebbe alcuna modifica dell'assistenza sanitaria fornita al capomafia dall'amministrazione penitenziaria.
Le tre Procure si rifanno invece alla valutazione dei periti, per i quali "le condizioni di salute di Provenzano gli renderebbero impossibile comunicare con l'esterno e mantenere rapporti con gli uomini d'onore liberi, che è poi ciò per cui il 41 bis è stato istituito".
Il fascicolo è ora al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria che dovrà esprimersi e inviare tutto al ministro della Giustizia. L'applicazione del 41 bis, infatti, è atto di competenza esclusiva del Guardasigilli.
LE REAZIONI
''Siamo indignati, scandalizzati e pronti ad andare in via dei Georgofili sotto il solleone a chiedere attenzione per i nostri figli ammazzati e resi invalidi", commenta, in una nota, la presidente dell'Associazione dei Georgofili Giovanna Maggiani Chelli. ''Provenzano - spiega - è in ospedale, è curato per tutte le sue patologie. Perchè revocargli il 41 bis? Si revoca quella questione di principio che mai avrebbe dovuto venire meno davanti ai morti ammazzati dalla mafia e che da troppo tempo era nell'aria".
Per il legale del boss ''Quello dei pm è un parere adottato in base alla legge e tranne se si decide di modificare il codice, non credo si possano fare obiezioni. Nel nostro Paese un doppio canale detentivo non è costituzionale. Il 41 bis va applicato ai soggetti socialmente pericolosi. Provenzano è in stato semi-vegetativo e non credo possa ritenersi tale".