La lunga conferenza stampa è partita con l'elenco degli incarichi revocati e di quelli assegnati ad interim. Nessuna sorpresa in fondo, solo l'ufficialità.
Revocati:
Ludovico Albert - Formazione
Francesco Nicosia - Attività produttive avvocato
Gesualdo Campo -Beni Culturali
Biagio Bossone - economia/ragioneria
Architetto Pietro Tolomeo - Comando corpo forestale della Regione
Marco Salerno - Turismo
Nominati ad interim:
Dipartimento Energia - Marco Lupo
Audit - Giovanni Bologna
Dipartimento Istruzione e Formazione - Annarosa Corsello
Dipartimento Attività Produttive - Vincenzo Falgares
Dipartimento Beni Culturali - Sergio Geraldi
Bilancio - Mariano Pisciotta
Forestale e comando corpo Forestale Regione - Vincenzo Di Rosa
Turismo - Dario Cartabellotta (lascia l'Istituto regionale vite e vino)
Sei new entries, ma non c'è nulla di definitivo, "Sarà deciso tutto quando verrà composta la giunta – dice Crocetta – l'obiettivo è quello di avere 13 direttori generali ovvero quanti saranno gli assessorati della Regione".
I dirigenti esterni dunque decadono, saranno riassegnati ma non come direttori generali. Nonostante il contratto dei dirigenti pare preveda la "clausola di salvaguardia", torneranno in terza fascia. I contratti (esterni) ancora in corso verranno sciolti, "Se qualcuno avrà maturato un qualche diritto dovrà discutersela con Lombardo o con il dirigente che ha firmato il suo contratto - aggiunge Crocetta - perché sono clausole nulle ".
E anche i 21 giornalisti dell'ufficio stampa da oggi sono formalmente decaduti. "Potranno fare la domanda come potranno farla tutti – dice il Presidente, invitando ad inviare i curricula – Sono persone che non hanno fatto alcun concorso e scelti in fiducia e quindi decadono. Cercherò di essere il più giusto possibile ma di certo non confermo uno che ha fatto 19 comunicati stampa e guadagna 5.600 euro. Non ho bisogno di 21 giornalisti, sicuramente di meno" . Crocetta ha anche annunciato di voler aprire il Palazzo, fare accordi se è il caso con l'istituto regionale di giornalismo, permettere agli studenti di fare stage e dunque fare accordi con le università e le scuole superiori.
Anche nei dipartimenti cambieranno delle cose, conclude Crocetta, "Non vogliamo tagliare le teste, ma evitare che per vent'anni si rimanga fermi nello stesso posto, insomma arricchire le professionalità di chi lavora alla Regione".
Sarcasmo? C'è da giurarci.
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