Palermo. Una giornata che suona come una beffa quella di oggi a Lampedusa.
Mentre il mare restituisce i cadaveri di altri due migranti annegati a pochi metri dalle coste siciliane, il tribunale di Agrigento ha assolto un presunto scafista.
I corpi sono di un uomo e una donna. Il cadavere della donna, avvistato da un elicottero della Gdf, era a 4 miglia a nord ovest di Lampedusa ed è stato recuperato da una motovedetta della Finanza. Il corpo dell'uomo era invece a 4 miglia a sud dell'isola: lo ha avvistato nave Libra ed è stato recuperato da una motovedetta della Guardia Costiera. Al momento non è ancora possibile stabilire se i due erano sul barcone naufragato il 3 ottobre o su altre imbarcazioni.
E mentre il mare ricorda – una volta terminate le visite dei politici e spenti i riflettori – la gravità della situazione, il tribunale di Agrigento ha assolto per non aver commesso il fatto e ha disposto l'immediata scarcerazione di Hichem Ben Chalbi.
Il tunisino di 21 anni era accusato di essere stato uno degli scafisti del barcone che naufragò davanti all'isolotto di Lampione, nelle Pelagie, e che costò la vita a 70 persone. Il pm Antonella Pandolfi aveva chiesto la condanna a 15 anni per i reati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, omicidio colposo plurimo e naufragio colposo aggravato. Adesso il legale, Alessio Palillo Arena, chiederà il risarcimento per l'ingiusta detenzione durata più di un anno.