A scanso di equivoci, il piano per la Gesip reso pubblico ieri, non ha nulla a che vedere con quello che il sindaco, come annunciato nel corso della conferenza stampa di lunedì, proporrà ai sindacati. Si tratta infatti del Piano preparato dal liquidatore della Gesip e presentato lo scorso maggio a Roma e che comunque adesso non ha più lo stesso valore.
"Ritengo utile sottolineare che si tratta appunto – ha chiarito Orlando – del piano del liquidatore e che lo stesso non è stato discusso dall'Amministrazione comunale. Come già detto, a partire dalla prossima settimana si svolgerà in modo costante un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali che esaminerà un piano i sviluppo delle attività dal 2012 al 2017. Questo piano riguarda la Gesip – ha aggiunto – ma contiene ovviamente dei riferimenti anche alle altre Aziende e al Comune nel suo insieme perché solo in un quadro unitario di risorse ed interventi si può trovare la soluzione ai problemi. E' in essenza un piano che riguarderà tutte le aziende, i servizi che esse erogano, i lavoratori che quei servizi garantiscono".
Il liquidatore della partecipata del Comune, ha fatto semplicemente ciò che ogni liquidatore deve fare. Un piano, presentato a Roma il 26 maggio che prevedeva la sopravvivenza dell'azienda per i prossimi tre-cinque anni. Ma che alle condizioni attuali, ovvero l'imminente liquidazione della Gesip così com'è stato confermato nero su bianco da Orlando al Governo, andrà di certo rivisto e rimodulato. Non si tratta più di un piano di rilancio della Gesip o di sopravvivenza, ma un atto dovuto in quanto ci sono circa 2000 lavoratori che dovranno essere tutelati.