Comune, Regione e ministero - l'uno contro l'altro - e 1.800 lavoratori senza certezze sul futuro. La vicenda Gesip continua a non trovare una soluzione e si attende domani, giorno in cui dovrebbe riunirsi il tanto sospirato incontro.
Dopo la polemica per la sua assenza a Roma, il governatore Rosario Crocetta ha convocato per le 11 a Palazzo d'Orleans un tavolo regionale "come previsto dalla legge, avente come oggetto la cassa integrazione per i lavoratori della Gesip".
E come "preparazione" all'incontro il sindaco Leoluca Orlando, che proprio sulla Gesip è in piena polemica con il governatore tiene, a precisare di non "avere ricevuto alcuna comunicazione formale circa lo svolgimento di incontri sull'argomento nella giornata di domani" .
Allo tesso tempo Orlando sottolinea che "l'amministrazione comunale è interessata a garantire i servizi ai cittadini e un reddito ai lavoratori. Qualora venissero formulate e formalmente presentate ipotesi di soluzioni alternative a quella elaborata dal dal Comune in accordo con i ministero e l'Inps, vi sarà la massima disponibilità al confronto, purché basato su atti formali".
E come promemoria ecco inoltrare una copia dell'accordo siglato tra Comune, ministero, Inps e sindacati. (che riportiamo integralmente)
Il clima , in sostanza, si annuncia tutt'altro che disteso.
Di seguito il Piano diffuso dall'amministrazione.
Piano del Comune, concordato con il Ministero del Lavoro e l'INPS e sottoscritto da tutte le sigle sindacali aziendali giorno 11 febbraio
Ritorno al lavoro con la qualifica di lavoratori dipendenti: dal 2 maggio 2013
Trattamento economico: 900 euro lorde più gli assegni familiari più i contributi pensionistici
Impiego: progetti di utilità collettiva ed in attività formative di riqualificazione professionale finalizzate ad un piano di mobilità orizzontale compatibile con le norme sul patto di stabilità dei comuni. Il piano di utilizzo, varato sulla base della necessità di servizi presentato da tutti gli Uffici comunali
Ore di lavoro: 20 settimanali
Status giuridico: costanza del rapporto di lavoro dipendente; proseguendo il rapporto contrattuale ed essendo in sospensione, i lavoratori sono impiegati, come previsto dall'art. 7 della legge 468/97, dal Comune.
Carico finanziario: INPS, Comune, Regione. Per la prima volta in Italia una amministrazione comunale si fa carico di integrare con fondi propri le specifiche risorse destinate da Stato e Regione, a fronte di una utilizzazione dei lavoratori in attività di utilità collettiva concordate con le Oo.Ss.
La Regione contribuisce tramite inserimento nella CIG in deroga, il cui costo viene progressivamente diminuito nel tempo.
Il carico economico per il Comune è crescente, via via che diminuisce il carico economico per la Regione
Durata del Piano: dal 2013 al 2016
Durante questo periodo, i lavoratori che ne hanno diritto saranno accompagnati a trattamenti pensionistici.
Il Comune interverrà inoltre con un contributo rivolto ai lavoratori che volessero usufruire di mobilità volontaria extra aziendale.
Contemporaneamente il Comune farà una valutazione complessiva dei servizi resi e del fabbisogno occupazionale di tutte le società partecipate, riservandosi la possibilità di concordare con i lavoratori e le Oo.Ss. ulteriori miglioramenti che fossero possibili in base alle normative e alle disponibilità finanziarie.
In sintesi, il Piano del Comune prevede quindi: mantenimento del rapporto di lavoro dipendente, erogazione di un sostegno al reddito, copertura contributiva ai fini pensionistici e utilizzazione lavorativa in attività di utilità collettiva per 20 ore settimanali.
Piano da attuare in caso di mancata concessione della CIG in deroga
Vista l'impossibilità della Gesip (che si trova in liquidazione ed è priva di attività ordinaria) di far svolgere attività lavorativa, sarà necessaria ed obbligatoria la cessazione del rapporto di lavoro e il riconoscimento del trattamento Aspi per 8 o 12 mesi (8 mesi per chi ha meno di 50 anni e 12 mesi per chi ha più di 50 anni).
Ritorno al lavoro con la qualifica di lavoratori dipendenti: non previsto
Trattamento economico: 1.000 euro lordi senza assegni familiari e senza contributi previdenziali per i primi 8/12 mesi dopo il licenziamento. Successivamente, 900 euro lorde senza assegni familiari e senza i contributi pensionistici
Impiego: 8/12 mesi in ASPI e successivamente, progetti di utilità collettiva
Ore di lavoro: da stabilire
Status giuridico: lavoratori di pubblica utilità
Carico finanziario: INPS, Comune.
Secondo le modalità previste dalla legge, al fine di sostenere il reddito dei lavoratori Gesip, il Comune provvederà ad utilizzare direttamente i lavoratori in progetti di utilità collettiva, stanziando un fondo di €. 15.000.000 annui per la copertura dei costi di utilizzazione (900 euro lordi senza assegni familiari e senza copertura contributiva a fini pensionistici).
Durata del Piano: non prestabilita, legata alle disponibilità economiche del Comune.
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