I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno fermato la notte scorsa tre giovani che si aggiravano nei pressi della stazione ferroviaria di Brancaccio con fare sospetto. I militari erano stati allertati da una segnalazione al 112 di un cittadino che aveva notato tre uomini, non in abiti da lavoro, impegnati a sfilare cavi elettrici da un pozzetto della centrale elettrica delle Ferrovie dello Stato di via Giafar. Cristian Salamone, 20 anni, Pietro Fuschi, 19 anni e Ivan Biondolillo, 21 anni, spaventati dall'arrivo dei carabinieri hanno cercato di nascondersi dietro ad un'auto posteggiata, ma non è servito a niente. Trovati in possesso di un carrello con all'interno cinque spezzoni di corda lunghi circa 1,5 metri e una tenaglia, hanno dovuto confessare il reato.
Successivi sopralluoghi sono serviti a constatare l'entità del danno procurato dai tre giovani ladri di rame: erano stati aperti 5 pozzetti di alimentazione della stazione. Ancora visibili i cavi tranciati. La riparazione costerà circa 5mila euro. I tre sono stati processati per direttissima. Il giudice li ha condannati all'obbligo di firma.