Dati allarmanti giungono dall'ultimo rapporto dell'osservatorio sulle frodi creditizie Crif.Mister. Credit. Solo nel 2011, le frodi hanno fruttato in Italia qualcosa come 67 mila euro. Palermo detiene il maledetto scettro, su base nazionale, della criminalità, seguita a ruota da Messina e Catania.
Quasi sconosciuto fino a poco tempo fa, oggi il fenomeno delle frodi non solo è tristemente noto ai più, ma è addirittura in aumento, raggiungendo in tutto il Paese dimensioni preoccupanti. Delle truffe in piena regola che vengono messe a punto attraverso il furto di identità e la conseguente richiesta di credito utilizzando illecitamente dati identificativi altrui o creando delle false identità.
Da quanto rilevato emerge che lo scorso anno in Sicilia le frodi hanno fruttato quasi 8mila euro. Sono le frodi di importo inferiore ai 3000 euro che registrano l'incremento più consistente anche perché i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati presso esercenti e punti vendita, sono quelli che si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati.
Meno colpiti invece, i prestiti personali, perché presuppongono istruttorie automatizzate più approfondite da parte degli Istituti di credito in fase di accettazione. Ad aggravare la situazione, già allarmante di per sè, sono le previsioni per l'anno in corso. Sembra infatti che la prospettiva sia destinata a crescere a dismisura anche a causa dell'utilizzo congiunto di strumenti cross market.
Meccanismi sempre più sofisticati, l´accesso ai dati sensibili è estremamente facile, specialmente con la diffusione dei profili scaricabili dai social network. È facile ricavare il codice fiscale e i dati anagrafici, indispensabili per produrre documenti falsi, quelli che servono per richiedere finanziamenti, leasing per auto, cessione del quinto, aprire conti correnti o cambiare assegni.
Si va dal "semplice" furto dei documenti alla sottrazione o clonazione delle carte di credito, passando per l'intercettazione della posta privata, fino alla vera e propria "esplorazione" dei sacchi dell'immondizia alla ricerca di dati personali. Sono i metodi più gettonati per derubare un'identità, per arrivare a dati fondamentali come il codice fiscale o i numeri dei conti bancari, con l'obiettivo di fare acquisti d'ogni tipo, specialmente su siti di e-commerce.