Chiude ufficialmente il Foro Italico, senza una data precisa per la fine dei lavori. Si comincia da oggi, con una serie di interventi mirati. I primi lavori riguarderanno l'erba del prato, spelacchiata ed incolta. Gli operai della Gesip da stamattina dovrebbero (il condizionale è d'obbligo, vista la situazione stipendi ) iniziare gli interventi che sono stati programmati insieme agli esperti del settore Ville e Giardini del Comune coordinati da Domenico Musacchia.
Innaffiature abbondanti con acqua dolce dovrebbero essere il primo passo per cercare di far sciogliere il concime gettato nella fase preliminare dei lavori, successivamente al terreno sarà aggiunta della nuova terra per cercare in tutti i modi di far riprendere vita al campo. La pioggia di stanotte dovrebbe aver facilitato il compito.
Ma il Foro Italico non è soltanto prati verdi. Spetterà agli operai del Coime diretto da Francesco Teriaca chiudere l'accesso alla zona a ridosso del mare, praticamente distrutta dalla mareggiata dei giorni scorsi e stabilire un calendario dei lavori che ad oggi, non esiste. Saranno valutate le condizioni dell'impianto elettrico del sistema di illuminazione del lungomare e per evitare il rischio di un corto circuito che mandi in tilt l'intero sistema elettrico, l'impianto dovrebbe essere temporaneamente spento. La ringhiera dovrà essere totalmente ricostruita, trasformando cos' il Foro Italico (e la zona circostante) in un'enorme cantiere aperto.
Il problema del cantiere è che senza una data certa del compimento dei lavori, una delle poche oasi verdi della città diventi presto un brullo deserto di squallore ed incuria.