"Abbiamo dimostrato in sede di ispezione la correttezza e la trasparenza gestionale, confermata anche dai nostri lavoratori". Con queste parole dallo Ial Sicilia rispondono all'ispezione avviata dall'assessorato alla Formazione sulla gestione dell'ente in questione. Le indagini avviate dagli uffici guidati da Nelli Scilabra riguardano in particolare l'utilizzo di circa 20 milioni di euro in finanziamenti per l'attività di formazione del 2011, per verificare se siano stati veramente utilizzati per il pagamento degli stipendi, dato che dallo Ial è stato richiesto l'utilizzo della cassa integrazione in deroga proprio per quell'anno.
"A seguito delle numerose ispezioni formali inviate legittimamente dall'Assessorato Istruzione e Formazione Professionale, l'Ente ha prodotto nei termini e nei modi richiesti, una relazione esplicativa che evidenzia come sono stati utilizzati i fondi assegnati con finanziamento pubblico per l'anno 2011", replica lo Ial con una nota.
Nello specifico i "19.927.061,70 euro", come l'ente di formazione tiene a precisare, sono stati utilizzati – secondo la documentazione presentata dallo Ial – per le "retribuzioni nette 2011, oneri 2011, Irap 2011, Inail 2011, oneri 2012 (gennaio-giugno)". Anzi, lo Ial reclama nei confronti dell'assessorato un credito "a titolo voce personale pari ad euro 321.752,00", poiché "ha ricevuto per la quota personale solo il 50 per cento pari ad euro 282.620,00 e non come riportato di euro 565.240,00".
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