"Rivoluzione". E' stato il termine più usato, e forse anche un po' abusato, della campagna elettorale di Rosario Crocetta nella sua corsa alla presidenza della Regione Siciliana. E oggi, in effetti, una rivoluzione c'è stata.
L'annuncio è arrivato di buon mattino: "Il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ha disposto questa mattina il trasferimento immediato di tutti i funzionari e i dirigenti del dipartimento regionale della Formazione professionale. Il provvedimento riguardato 7 dirigenti e 53 funzionari".
Cosa significa? Significa spostare uomini e donne che hanno lavorato per anni in un settore chiave che muove soldi – tanti – persone – tante – e... detto chiaramente voti, tanti.
"La formazione – ha commentato lo stesso Crocetta con l'AdnKronos - è finalmente libera". "Questo è un settore che ha fatto solo scandalo. Siamo stati conosciuti proprio per questo in Italia e in Europa".
Il riferimento è alle trasmissioni televisive, alle inchieste giornalistiche e giudiziarie che hanno portato alla luce gli intrecci tra politica e affari che hanno retto per anni il settore. Già nei giorni scorsi, l'assessore Nelli Scilabra aveva presentato una denuncia alla Procura di Agrigento per presunte infiltrazioni mafiose in un ente di formazione.
Dalla Regione spiegano che: "I provvedimenti riguardano una serie di dirigenti quali la dottoressa Lo Campo, il dottore Di Franco, il dottore Fiorino, il dottore Trentacoste, la dottoressa D'esposito, la dottoressa Sorce, il dottoressa La Cagnina e oltre cinquanta dipendenti. Nelle more di una riorganizzazione degli uffici, che verrà fatta nel corso della settimana, i dirigenti rimanenti della formazione si occuperanno ad interim del lavoro dei colleghi trasferiti. Mentre il lavoro di controllo e di contabilità effettuato dai funzionari che vanno via sarà svolto dai circa 65 sportelli decentrati che si occupano di lavoro e formazione nelle province della regione. Nel corso della settimana si penserà di sostituire i lavoratori trasferiti con una piccola parte di funzionari e dirigenti".
Una rivoluzione che non passa inosservata.
Per il presidente dei senatori dell'Udc e segretario siciliano dei centristi, Gianpiero D'Alia, "Bene ha fatto il presidente Crocetta: ora vada avanti, ha il nostro sostegno. Il settore deve essere assolutamente salvaguardato, valorizzando soprattutto quelle risorse interne spesso emarginate per motivi di appartenenza politica".
Di parere opposto il Pid, con Toto Cordaro.
"Consigliamo al presidente Crocetta - dice - maggiore prudenza intervenendo sul delicato settore della Formazione per il quale è necessaria, e ne condividiamo le finalità col governo, una importante azione riformatrice. Il trasferimento di massa di dirigenti e funzionari del settore della Formazione finisce col diventare una forte penalizzazione per quelle professionalità, e sono la maggior parte, che svolgono un ruolo prezioso".
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