Sono passati diversi mesi ma nessun palermitano ha ancora dimenticato quei giorni di gennaio che condizionarono notevolmente il loro quotidiano vivere. La protesta del movimento, l'adesione dei trasportatori, l'estrema ricerca di un po' di benzina per alimentare le proprie auto, le file ai supermercati per fare scorte di cibo: giorni caldi. Qualcuno storceva il naso, altri trovavano giusta la protesta, certi giornali parlavano addirittura di rivoluzione. Poi il gruppo dei Forconi fu minato dall'interno da diversità di opinione e di "colori" politici e si formarono due fazioni. Franco Calderone e Mariano Ferro da una parte, Martino Morsello dall'altra. Due lati di una stessa medaglia, che non trovarono più un'intesa e il movimento perse forza e consensi. Pochi voti per Rossella Accardo, lato Morsello, che fu candidata a sindaco di Palermo, molte iniziative ma pochi risultati per Calderone e Ferro. Sembrava la classica bolla di sapone che fa un gran clamore, ma che poi scoppia al primo soffio di vento. I forconi ci riprovano e si rilanciano, sembrerebbe con strategie nuove. Non più proteste e blocchi stradali fini a se stessi che alla fine portano solo disagi siciliani, ma con una lotta serrata dall'interno delle stanze dei bottoni. Tutto riparte da un incontro felice quello tra Franco Calderone e il Movimento della gente di Maurizio Zamparini: "ho incontrato esponenti del Movimento e di Sicilia e Territorio - dichiara a Palermo Report Calderone - nello specifico il presidente del Palermo e Nello Di Pasquale. Abbiamo parlato del loro progetto politico e del mio ed abbiamo notato una totale comunità di intenti."
Dopo mesi di incontri e di discussioni private atte a far partire un progetto per la Sicilia, nasce oggi il gruppo "Forconi e Territorio", che aderisce al Movimento per la Gente, Sicilia e Territorio: "Andremo alle elezioni regionali prossime venture, con l'intento di cambiare da dentro la Politica - prosegue Franco Calderone - candidando solo persone nuove, ed escludendo parlamentari uscenti. Il nuovo percorso è quello che dalla PROTESTA passa alle PROPOSTE."
Calderone fa strada a sè, staccandosi anche da Mariano Ferro con cui ha condiviso tante battaglie, riavvicinandosi alla linea di pensiero di Morsello: "Con Martino ci sentiamo ogni giorno, condivide la mia linea di pensiero e le mie nuove iniziative - conclude il leader di Forconi e territorio - Auguro ai miei vecchi compagni di viaggio una "Buona Strada" convinto che i nostri cammini si rincontreranno."
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