"Siamo un partito ben radicato sul territorio siciliano, che ha dato vita a 'liste pulite, pulitissime'".
Alessandro Aricò, candidato alla Camera dei deputati per Fli (collegio Sicilia occidentale) , esordisce così oggi a Palermo per la presentazione delle liste che fanno riferimento al leader Gianfranco Fini.
"In Sicilia – prosegue – non siamo mai scesi sotto il 4%, a dispetto dei sondaggi. Siamo un partito sano, forte, che non ha mai tradito la propria strada e i propri elettori". "Con le elezioni politiche - incalza il vicecoordinatore nazionale del partito Fabio Granata - si gioca una partita determinante in Sicilia anche per Fli, che qui ha una sua roccaforte e vuole confermare il suo grande radicamento sociale in nome di una destra repubblicana e legalitaria".
Nessun timore per le defezioni registrate nelle ultime settimane.
"Non posso che provare dispiacere – commenta Granata - per l'abbandono di Fli da parte di alcuni parlamentari, ma sono dinamiche che avvengono in tutti i partiti. Abbiamo una legge elettorale discutibile, infame per certi versi, che sia il Pdl che il Pd hanno voluto mantenere. L'abbiamo subita e siamo certi che coloro i quali in buona fede hanno seguito quel gesto di rottura di Gianfranco Fini torneranno a riaggregarsi attorno alle bandiere della destra repubblicana e legalitaria, altrimenti i loro posizionamenti erano solo legati a dinamiche personali che non possono interessare a un grande progetto politico".
Presente all'incontro con la stampa e i simpatizzanti anche il coordinatore regionale Carmelo Briguglio.
"Il trasformismo – precisa - riguarda tutti i partiti e tutte le storie elettorali. Mi spiace che qualche amico abbia deciso di lasciare il partito non per una questione politica e nemmeno etico morale, ma per la propria posizione in lista. Credo che questo sarà un voto molto politico, che punirà il personalismo e premierà la politica con la P maiuscola".
E se non fosse chiaro, sottolinea: "Il centrosinistra in Sicilia può vincere solo perchè ci sono spostamenti di pacchetti di voti al seguito di deputati regionali che passano a sostenere il governo Crocetta dopo che sono stati eletti altrove. Il trasformismo è sempre da condannare, sia quando riguardava Lombardo sia ora che riguarda Crocetta".
E su Crocetta giudizio "sospeso", ma non troppo.
"In Sicilia c'è una maggioranza dinamica, creativa e futurista. Noi – dice Granata - vedremo dopo cosa fare per relazionarci a questa particolare situazione politica. Alcune delle cose fatte da Crocetta ci convincono, altre molto meno. In alcuni settori chiave come la cultura e il turismo non bastano grandi nomi, serve una politica consapevole. In questi settori più che tra le nuvole siamo alla frutta e bisogna ripartire".
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