Abbiamo raschiato il fondo del barile. Con queste parole l’allenatore del Palermo, Gian Piero Gasperini, ha scattato la perfetta istantanea del momento attraversato dalla sua squadra. Il 2012 si è concluso nel peggiore dei modi. Una sconfitta senza attenuanti in casa contro la Fiorentina, uno 0-3 che ha causato la contestazione di circa 200 tifosi, che hanno fatto sentire il loro malcontento per il terzultimo posto in classifica.
La differenza di qualità tra le due formazioni è stato evidente fin dai primi minuti. Troppo forte la Fiorentina, orfana del metronomo Pizarro, ancora non al top, ma con un Borja Valero devastante in fase di impostazione e nei panni di assist-man. Il Palermo, dal canto suo, non ha potuto contare su due uomini fondamentali: Ilicic e Von Bergen, ai box per infortunio. I rosa hanno rinunciato a giocare, preoccupandosi unicamente di contrastare le avanzate di Toni e compagni. Nel primo tempo soltanto i miracoli di Samir Ujkani, migliore in campo nonostante i tre gol incassati, è riuscito a sventare le minacce portate nella propria area di rigore ed evitare un naufragio, rimandato solo di qualche minuto.
Nella ripresa, infatti, è stato Stevan Jovetic a spaccare la partita in due. Ottimi, al 50’, il taglio alle spalle di Donati (anche lui in netto calo rispetto a qualche partita fa) e la conclusione a incrociare che ha fatto fuori Ujkani, dopo l’assist delizioso di Cuadrado. Da quel momento in poi il Palermo è uscito dal campo, nonostante le mosse di Gasperini per provare a risollevare le sorti del match. Il 4-3-3 disegnato dal tecnico di Grugliasco, con l’inserimento di Dybala e Zahavi al posto di Munoz e uno spento Brienza, non è servito a nulla. Il Palermo, anzi, ha subito le altre due reti di Jovetic e Rodriguez, entrambe su rigore, che hanno chiuso definitivamente i giochi (grandi ingenuità di Donati e Morganella). E’ finita così. Si conclude l’annus horribilis del Palermo. Il 2013 non potrebbe essere più in salita.
di: Danilo Ciulla