Un altro anno tra poche ore sarà passato. Nell'inesorabile scorrere del tempo che molto concede ma che nulla restituisce, ci siamo giornalmente chiesti quale è o quale dovrebbe essere il nostro ruolo nel reggere il fardello e la responsabilità del fare informazione. Quale funzione, proprio nel raccontare anni ardui e complessi come questi in cui, per chi fa giornalismo, diventa sempre più difficile trovare la propria originaria e corretta funzione sociale. Quella di informare. Raccontare ricercando verità senza lasciarsi trascinare nella deriva “dell'opinionismo” e della tentazione dell'usare in maniera distorta tutte le sfumature che ne derivano. Abbiamo sempre creduto che il punto di partenza debba essere la verità, “una notizia è vera o è falsa, nel mezzo c'è solo il pantano delle illazioni” fermi nella convinzione che l'unico critico per un giornale è e deve essere il lettore, al quale va restituito il diritto di poter leggere la cronaca dei fatti e a cui va sempre riconosciuta l'intelligenza, ma anche il dovere, di farsi una propria libera opinione. Credo con forza che oggi i mezzi di informazione debbano fare uno sforzo enorme per ricomprendere quale delicato e fondamentale ruolo sociale essi hanno nel contesto pubblico a cui parlano, sopratutto in anni di così profonda crisi e imbarbarimento delle Istituzioni e di tutti i livelli della società. Bisogna che il nostro settore abbia “ un sussulto” d'orgoglio, che ogni editore e giornalista esca dalla trincea dell'appartenenza, che essa sia ideologica o peggio economica, che si liberi dal ricatto, smettendo sia di esercitarlo che di subirlo, del do ut des, ristabilendo un rapporto equilibrato e dignitoso con i lettori. Si parla spesso della crisi dei giornali, delle vendite che precipitano mese dopo mese, ma non si ci è chiesti mai fino in fondo, se la vera crisi non risieda nelle edicole ma bensì nelle redazioni.
Oltre 440 mila persone, nel 2013, hanno visitato il nostro sito leggendo circa 680 mila articoli, ad esse e a tutti coloro che ci auguriamo saranno nuovi nostri lettori nel 2014 porgiamo i nostri migliori auguri per il nuovo anno, auspicando che non ci conceda solo la possibilità di aspettarne il successivo, ma di poter vedere trascorrere il tempo dandone ogni giorno un significato unico.
Nella foto in alto: Ugo Piazza PalermoReport.it