Lupo, a Roma a colloquio con Bersani da il via alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli. E lo fa per bocca del suo coordinatore provinciale Enzo Di Girolamo, che in una lunghissima nota fa emergere un dato di chiarezza; il Partito Democratico ha il suo candidato a Palermo si chiama Fabrizio Ferrandelli. “Abbiamo sempre lavorato all’unità del centrosinistra, anche a costo di mettere a rischio la stessa unità del Partito Democratico: abbiamo messo in piedi primarie vere, con regole chiare e condivise che hanno portato alla straordinaria partecipazione di 30 mila palermitani e che ci hanno consegnato un vincitore". Di Girolamo non lascia spazio nè a sè, nè a ma e richiama le forze del centro sinistra, mancanti all'appello, al rispetto del patto vincolante sottoscritto alla vigilia delle primarie.
Idv in testa con SEL, Federazione della Sinistra e Verdi però sembrano non sentire il suono delle sirene di Ulisse" e non hanno bisogno di legarsi all'albero maestro della nave per resistere alla tentazione di accettare una convergenza su Ferrandelli. Anzi già le diplomazie provinciali sono al lavoro per convocare un tavolo tecnico di semi-centro-sinistra alla ricerca di un candidato alternativo, ma ormai alternativo di se stesso visto che mancano 42 giorni al voto.
La verità politica comunque è un altra. All'interno del Partito Democratico, rispetto alla questione Palermo ha prevalso la linea dell'intramontabile D'Alema, Letta e company che vedo di buon occhio un candidato più trasversale e centrista come Ferrandelli, facendo soccombere Bersani che vorrebbe rivedere anche a Palermo la foto di Vasto a braccetto con Di Pietro e Vendola.