La Polizia ha arrestato a Palermo Lorenzo Spataro, 48 anni, latitante dallo scorso novembre per essersi sottratto all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Palermo, Nicola Aiello.
L'uomo è accusato di far parte della 'banda del buco' che nel 2010 e nel 2011 mise a segno una serie di rapine ai danni di banche e gioiellerie.
A mettere i poliziotti sulle tracce di Spataro è stata una telefonata anonima giunta nel cuore della notte al 113. In pochi minuti uno stuolo di pattuglie ha circondato lo stabile di via Antonio Marinuzzi, al cui interno il latitante era stato segnalato.
Al momento dell'irruzione l'uomo era solo nell'appartamento ed insieme a lui gli agenti hanno portato via una serie di documenti cartacei che saranno utili a individuare eventuali complici che abbiano consentito al malvivente di sottrarsi alla cattura in questi mesi.
La banda di cui Spataro è accusato di aver fatto parte operava con la cosiddetta "tecnica del buco" consistente dapprima nell'individuare un obiettivo da rapinare attiguo a un locale accessibile dall'esterno, abbandonato o poco frequentato; successivamente nel procedere, all'interno del locale, in orario notturno o nei pomeriggi dei giorni festivi, ad operazioni per forare la parete adiacente a quella dell'obiettivo da rapinare, irrompendo nei locali dell'istituto di credito o della gioielleria e sequestrando i dipendenti e i clienti per poter agire indisturbati. A Spataro, in particolare, viene contestato un episodio di tentata rapina al "Monte dei Paschi di Siena" del Villaggio Mosè, frazione balneare di Agrigento, avvenuto nell'aprile del 2010, quando alcuni malviventi per introdursi nei locali avevano pensato di praticare un foro in una parete di un magazzino adiacente. Il piano saltò per il tempestivo intervento dei poliziotti.
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