Austerità, rigore,controlli, equità sociale. La Regione si rimangia tutto. La questione a cui ci riferiamo è quella legata all'annosa vicenda dei lavoratori che percepiscono "un sussidio" dalla regione, gli ExPip, circa 800 euro mese. La norma originaria prevedeva che gli aventi diritto non dovevano avere un reddito superiore a 20 mila euro annui, o meglio il nucleo familiare a cui appartengono non doveva sforare tale tetto. Oggi i nostri parlamentari regionali, con un maggioranza trasversale,che attraversa tutti gli schieramenti politici, vuole parametrizzare il reddito non più al nucleo familiare ma al singolo pip. Ciò cosa vuol dire: che mentre prima era previsto che per ricevere le 800 euro al mese la dichiarazione dei redditi della famiglia di appartenenza non poteva superare i 20 mila euro, oggi non può superare i 40 mila euro circa 3.500 euro al mese. Ci chiediamo se questo sia un parametro socialmente giusto. Quante famiglie che non percepiscono nessun sussidio oggi possono contare su entrate certe da 3.500 euro al mese? Ed ancora, visto che i fondi necessari per finanziare tale "scelta politica" vengono recuperati da tagli alla sanità pubblica, di fatto per pagare loro tutti i cittadini avranno un servizio sanitario potenzialmente meno efficiente.
Il dato conclusivo è che la nostra classe politica non ha il coraggio di prendere decisioni serie e coraggiose, sopratutto socialmente più eque, e anche quando le prende tempo due mesi se le rimangia.