Questa mattina il TAR ha rigettato l'istanza di revoca della sospensione presentata da Angelo Pizzuto, presidente dell'Ente Parco delle Madonie, con la quale l'Assessore Regionale al Territorio lo sospendeva di fatto dal proprio incarico. Il ricorso presentato dai legali di Pizzuto è così stato respinto e il funzionario di nomina resta sospeso dal proprio incarico.
La bufera scoppiò prima dell'estate quando il Presidente della regione, in conferenza stampa, accuso Pizzuto ai tempi in cui era nel gabinetto dell'Assessorato Territorio e Ambiente, della vecchia amministrazione, di aver compiuto un viaggio in Canada a spese della regione senza alcuna motivazione. Viaggio che poi si rivelò mai avvenuto, e da li il ricorso dell'interessato.
Pizzuto ha dichiarato che i primi della prossima settimana inoltrerà comunque ulteriore ricorso al CGA visto che restano parecchie ombre sull'iter procedurale.
Prima di tutto la sospensione, essendo un funzionario di nomina esterno all'Amministrazione, l'istituto della sospensione non parrebbe percorribile, in quanto sarebbe necessario un provvedimento di revoca diretta, che è esattamente quello che manca. Secondo un interpretazione della legge 240 del 90 in ogni caso la revoca o qualsiasi altro provvedimento deve avvenire da parte dell'istituzione che di fatto ha proceduto alla nomina, e perciò direttamente dal Presidente della Regione, mentre in questo caso il provvedimento è stato emanato dall'Assessore Regionale al Territorio.
La vicenda resta ancora aperta e si attenderanno le risultanze del ricorso al CGA che dovrebbero arrivare entro il mese di settembre.