Palermo Indignata, un'associazione di giovani molto attiva a Palermo, per fortuna non l'unica, che sforna iniziative di grande interesse ed utilità per costruire una città migliore, dove si rispettino le persone, le regole, l'ambiente, gli animali, non ci sta di fronte al dilagare della micro criminalità che, poi, tanto micro non è se terrorizza cittadini inermi con violenze, aggressioni, risse, scippi, furti e quant'altro. Una vera emergenza sicurezza, insomma. E così il suo presidente, Alessandro Bruno, ha preso carta e penna e ha scritto al neo questore Maria Rosa Maiorino e al sindaco Leoluca Orlando per chiedere attenzione alta ed interventi concreti, anzi, un piano d'interventi. Ma non si è limitato a chiedere ha anche avanzato, a nome della sua associazione, delle proposte concrete che, in fin dei conti, non comportano nemmeno delle grandi spese sul piano finanziario e che, se accolte tutte insieme, potrebbero realmente costituire un valido contributo e ausilio alle attività ordinarie che gli organi preposti alla sicurezza, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia municipale, quotidianamente svolgono. Installazione di videocamere di sorveglianza nelle zone maggiormente a rischio, e sappiamo bene quali sono, purtroppo non limitate alla Stazione centrale e al centro storico, e in quali ore è pericoloso il solo passeggiare anche nella cosiddetta Palermo-bene, un aumento delle pattuglie per un efficace controllo del territorio e una linea telefonica dedicata di pronto intervento (delle centraline a pulsante collegate alle sale operative, per esempio?). Ottimi suggerimenti, pur immaginando da ora la risposta di questore e comandanti sull'aumento delle pattuglie: poche risorse, pochi straordinari, pochi mezzi. Però, a volte, basta qualche idea innovativa, non costosa ,ma efficace, per rendere meno insicura una città.
Pippo Russo