Il divieto di conferimento nelle due discariche di Siculiana e di Castellana sicula è causato da un' inadempienza della Regione. Manca la firma del dirigente del Dipartimento delle acque e dei rifiuti, o dello stesso governatore, sul decreto di autorizzazione a conferire i rifiuti in discarica ed è per questo che da ieri i cassonetti dei comuni dell'Ato Ambiente Cl 1 non possono più essere svuotati. Il liquidatore dell'Ato Cl1, Elisa Ingala, nei giorni scorsi, aveva presentato la richiesta che scadeva il 30 giugno e aveva appreso, dal Dipartimento delle acque e dei rifiuti che il decreto era pronto, alla firma. Ma dal 1 luglio è scattata la nuova emergenza. L'Ato Cl1 si compone di 10 municipalità, Caltanissetta, Serradifalco, Acquaviva Platani; Bompensiere, San Cataldo, Campofranco, Milena, Montedoro, Mussomeli e Sutera che sono autorizzati, con apposito decreto emesso dalla Regione, a conferire nell'impianto gestito dalla Catanzaro Costruzioni a Siculiana in provincia di Agrigento, mentre gli altri 5 comuni, ossia Santa Caterina, Vallelunga, Resuttano, Marianopoli, Villalba, trasportano e scaricano i rifiuti in un'altra discarica che si trova a Castellana Sicula.
Montagne di rifiuti dunque in attesa di essere smaltite, la stazione di travaso è piena e lo stesso vale per i compattatori che aspettano di riversare i rifiuti prodotti in questi tre giorni.