News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – L’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo ha adottato un’innovativa tecnica mininvasiva per il trattamento delle valvulopatie cardiache, realizzata attraverso un accesso dal cavo ascellare. Questo approccio, si legge in una nota, rappresenta un notevole avanzamento nel campo della chirurgia cardiaca, offrendo ai pazienti un’alternativa meno traumatica rispetto alle […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – Nel 2024 sono stati eseguiti in Sicilia 253 trapianti di organi, rispetto ai 125 del 2023 con un tasso di opposizione, nel 2023 al 44%, ridotto al 30%. Ed in particolare 100 trapianti di fegato e 10 trapianti con donazione a cuore fermo. E’ stato reso noto durante una conferenza stampa, presso […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “In appena due anni di governo la Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa. Lo certifica la Banca d’Italia che indica un aumento del Pil superiore alle altre regioni. Questo significa che abbiamo lavorato bene ma anche che c’è un sistema produttivo e imprenditoriale solido e strutturato: questo è un elemento di base […]

Elezioni Sicilia: La corsa a tre, ma chi salirà sul gradino più alto del podio?

Sciascia diceva che la “Sicilia è la terra degli esperimenti...” poi aggiungeva “anche dei peggiori”

Volendo far riferimento solo alla prima parte della nota frase, continuiamo a chiederci cosa succederà domenica e lunedì quando il popolo siciliano si recherà alle urne.

I posti sul podio sembrano essere molto chiari PD, Movimento 5 Stelle e PdL. Sembrano sempre meno certe le posizioni di merito. Chi salirà sul podio più alto chi sul secondo gradino e chi sul terzo, con la consequenziale incertezza dell'attribuzione del premio di maggioranza al senato che farebbe la differenza sullo scenario nazionale. In Sicilia, dove alle ultime regionali ha votato poco più del 47% degli aventi diritto, si attende un certo ritorno alle urne con almeno il 10% in più di votanti se non oltre. Migliaia di persone che con il proprio voto potrebbero stravolgere scenari più o meno già definiti che, ad oggi, vedrebbero il PD di Bersani avanti, con il Pdl in rimonta ma con il movimento di Grillo sopra il 20% già forte di un 16% consolidato nelle ultime consultazioni regionali. A chi andrà il 10% di preferenze in più? Come verranno distribuite tra le forze politiche? La logica statistica ci dovrebbe portare a un'analisi di “spalmamento” più o meno omogeneo. Ma il punto è che le elaborazioni statistiche sembrano non poter più prevedere la forza dirompente dell'ormai denominato “voto di protesta”. Infatti c'è da chiedersi se il “voto di protesta” è realmente tale, cioè riferibile a spostamenti interni tra elettori di centro destra e di centro sinistra, o si è di fronte ad un nuovo modello partecipativo e ad oggi indubbiamente democratico.

Grillo ha fatto saltare gli schemi. È riuscito ad intercettare e coinvolgere una grande parte dell'elettorato. Sia di quello già politicizzato ma deluso dal sistema partitocratico, sia aprendo un'altra enorme incognita: quelli che non andavano comunque più a votare. In quest'ultimo caso potrebbe saltare la previsione di un semplice 10% in più di votanti portandola a oltre il 15%. Ed ecco che l'incertezza prende piede rendendo difficile qualsiasi previsione certa. Il podio c'è, ma chi alzerà la coppa dal gradino più alto potrebbe essere una sorpresa.