Da decenni i fondi comunitari sarebbero dovuti essere per la Sicilia una irrinunciabile occasione di sviluppo e , visto i miliardi di euro destinati alla nostra regione, la nostra isola si sarebbe potuta demolire e ricostruire da zero. Ma quando si parla di fondi europei non c'è occasione che non si scopra qualche "inciucio" dai finanziamenti di poche migliaia di euro a quelli da milioni. Ci fa riflettere ed è sintomatico per tutto il ragionamento appena fatto il sequestro della guardia di finanza a Palermo di uno yacht a vela di 16 metri acquistato con fondi pubblici e ed utilizzata a titolo personale. Nel mirino delle fiamme gialle una ditta individuale operante nel settore della nautica da diporto (della quale non è stato fornito il nome). La scoperta nasce dai famosi controlli incrociati con l'agenzia delle entrate. I titolari avevano dichiarato redditi esigui pur risultando proprietaria di una imbarcazione di grosse dimensioni, acquistata grazie ad un finanziamento comunitario di 180 mila euro. Si tratta di uno yacht denominato "Cristallina", del tipo Dufour 44 e di circa 16 metri.
La società avrebbe dovuto affittare l'imbarcazione a scopo turistico senza equipaggio, ma in realtà negli anni è sempre stata utilizzata a scopi personali e prestata ad amici e parenti vari. Usata anche per regate e competizioni di vela. Nulla a che vedere con le motivazioni che riuscirono a fare ottenere il finanziamento europeo.