Se tutti noi smettessimo di credere che la nostra vita dipenda da eventi esterni a noi, se smettessimo di vivere aspettandoci un aiuto dall'esterno, se accettassimo la responsabilità di essere creatori della nostra esistenza, l'umanità sarebbe molto più felice.
Secondo il Budda "I buoni pensieri produrranno buone azioni e i cattivi pensieri produrranno cattive azioni". E' un concetto semplice da capire, eppure sembra che l'uomo non abbia ancora compreso i risvolti di questa verità. Amare, sorridere, avere un atteggiamento fiducioso e sereno, non sono azioni da dare per scontate. Proprio come un bambino impara a camminare, ognuno di noi dovrebbe imparare a vivere ogni istante della propria vita come una meravigliosa opportunità di apprendimento!
Secondo il buddismo "non esiste nessun compito così grande e difficile da non poter essere portato a termine un passo dopo l'altro".
E anche la scienza sembra essere d'accordo! Se fino a pochi anni fa, nel campo delle neuroscienze, vigeva il dogma secondo il quale il numero di neuroni che il nostro cervello possiede già alla nascita non fosse modificato dalle nostre esperienze, attualmente non è più così. Oggi, le neuroscienze considerano sempre più la neuroplasticità, ovvero la capacità del nostro cervello di evolversi in funzione delle esperienze vissute. E alcuni lavori effettuati negli ultimi 25 anni, hanno dimostrato che la pratica quotidiana della meditazione porta ad uno sviluppo importante della corteccia prefrontale sinistra. Quella preposta alle emozioni positive! Infatti, le ultime ricerche hanno evidenziato che quando un soggetto prova emozioni positive, presenta un'importante attività cerebrale a livello della corteccia prefrontale sinistra. Al contrario, quando proviamo emozioni negative si attiva la corteccia prefrontale destra. Ora, pare che il nostro cervello porti in sé, sin dalla nascita, il marchio del nostro temperamento. Ossia, alcuni di noi, nascono con un'inclinazione verso le emozioni positive, altri verso le emozioni negative. Tutti, però, abbiamo la capacità di cambiare il nostro stato d'animo e le nostre inclinazioni. Ma come? In quale misura possiamo allenare il nostro cervello in modo da funzionare in maniera costruttiva? Bene, la risposta è semplice! E ci viene regalata, ancora una volta, dalla cultura orientale. La meditazione! Più ci alleneremo nella pratica della meditazione, più attiveremo la corteccia prefrontale sinistra. In breve: svilupperemo la nostra capacità di essere felici! Dunque, addestrando la nostra mente, tutti noi possiamo raggiungere una certa calma mentale, essere più padroni di noi stessi e contribuire al benessere della società. In altre parole: essere tutti più felici! A questo punto la domanda da porsi è questa: perché non introdurre questa meravigliosa pratica nell'educazione dei giovani?
