Una delle mie più grandi passioni è sempre stata la musica, la sua storia gli interpreti degli anni 60 e 70. Arte musicale, quella vera fatta da artisti, uomini e donne che hanno saputo interpretare i tempi e i mutamenti sociali che li hanno caratterizzati interpretandoli contribuendo alla loro stessa deriva sociale.
Interpreti di tensioni sociali e culturali ormai perse.
Da poche ore si è spento a 71 anni Lou Reed un uomo che con la sua musica ha rappresentato un cinquantennio irripetibile di cultura del rok, anni in cui la musica rappresentava qualcosa di ben diverso dallo show business. Un uomo mai intransigente ma sempre coerente nel proprio underground. Un artista che nel palco rappresentava una vita vera e consumata. Una generazione di uomini che è stata capace di lasciare una traccia, un brano come un libro o un dipinto. Scritto e lasciato li a caricarsi di significati sociali, intimi, dirompenti appesi al filo del tempo da cui sono riusciti a non staccarsi mai.
Lo voglio ricordare con uno dei pezzi non tra i più noti ma che lo rappresenta pienamente. Ciao lou buon viaggio.
lo voglio ricordare con un brano, non dei più famosi, ma certamente dei più significativi http://youtu.be/AMsGvYzedjA Heroin 1974