Arrivano 2,5 miliardi per riportare le ferrovie siciliane a standard più elevati. E' stato firmato stamani il contratto istituzionale di sviluppo per la realizzazione della direttrice Messina-Catania-Palermo, che consentirà il collegamento in 2 ore 25 minuti, con un risparmio di 20 minuti e una maggiore frequenza di convogli.
A mettere la firma lo stesso Barca, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, il governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta e gli ad di Ferrovie Mauro Moretti e Rfi Michele Mario Elia.
''L'obiettivo - ha spiegato il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca nella conferenza stampa a Palazzo Chigi - è quello di avere di una ferrovia normale, civile ed europea". ''Oggi - ha aggiunto - la situazione del trasporto pubblico locale tra Catania e Palermo è assolutamente insufficiente, ma è una di quelle di cose di cui si parla in Italia da anni e che attendeva da tempo di essere affrontata''.
Il costo complessivo dei lavori è di 5,106 miliardi di euro. A questa somma vanno aggiunti i costi c per la tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto. Il termine ultimo per la conclusione complessiva dei lavori è il 2020.
Per Moretti ''se dobbiamo fare un collegamento tra grandi città dobbiamo puntare alla velocità, ma anche alla frequenza, perchè se il treno non è disponibile in maniera abbondante la gente non lo prende''. L'obiettivo finale è di avere treni ogni mezz'ora nelle ore di punta e ogni 1-2 ore nelle altre fasce orarie.
Questo – nel dettaglio – il costo degli interventi:
• 1.153,5 milioni di euro a valere su fondi statali;
• 21 milioni di euro a valere sulla legge obiettivo;
• 500 milioni di euro a valere sulla riduzione del cofinanziamento statale di cui al Piano di azione e coesione;
• 517,2 milioni a valere sui programmi comunitari 2007-2013, di cui 280 milioni sul POR Sicilia e 237,2 sul PON "Reti e Mobilità";
• 217,3 milioni di euro a valere sulle risorse liberate dalla rendicontazione alla Commissione europea dei cosiddetti progetti volano relativi al Programma Operativo Nazionale Trasporti 2000/2006;
• 17 milioni di euro a valere sulle risorse Fondo sviluppo e coesione.
Altri 2,426 miliardi sono già provvisti di copertura e così ripartiti:
- lungo la linea Messina-Catania è prevista la progettazione del raddoppio della tratta Giampilieri–Fiumefreddo (che resta ancora da coprire finanziariamente). Per il nodo di Catania verrà completato il raddoppio dei binari nella tratta che va da Catania Ognina a Catania Centrale, progettato l'interramento della Stazione Centrale e realizzato il raddoppio del bivio Zurria-Catania Acquicella (383,8 mln di euro).
- Sulla linea Catania-Palermo verranno raddoppiati i binari nelle tratte Bicocca-Motta-Catenanuova e Catenanuova Raddusa-Agira, al fine di raggiungere una velocità da 200 km all'ora e di consentire una crescita nella frequenza dei collegamenti. Per quanto riguarda la tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto è prevista la tempestiva realizzazione di uno studio di fattibilità, d'intesa con la Regione Siciliana, per valutare tre soluzioni alternative: 1) riqualificazione della linea ferroviaria esistente; 2) variante di tracciato Enna-Pollina-Castelbuono; 3) variante di tracciato contigua all'asse autostradale Catania-Palermo. (valore degli interventi : 823,4 mln di euro)
- Interventi tecnologici lungo le linee Messina-Catania e Catania-Palermo e la realizzazione del nodo di Palermo. (1.218,8 mln).
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