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Agenzia di Stampa Italpress
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Dopo Pistorio adesso anche Cracolici attacca il quotidiano La Repubblica di Palermo

Dopo il senatore Pistorio, adesso anche Antonello Cracolici, presidente del gruppo parlamentare del PD all'Assemblea Regionale Siciliana, attacca la redazione de La Repubblica di Palermo. "Dopo l'ennesimo "depistaggio giornalistico" messo in atto da Repubblica – si legge nel comunicato stampa – Antonello Cracolici, ha inviato una lettera al capo della redazione palermitana Sebastiano Messina (e per conoscenza al direttore Ezio Mauro).

La questione ruota attorno al titolo e al sottotitolo (in gergo "catenaccio") dell'articolo pubblicato ieri  a pag. V dell'edizione palermitana di Repubblica, a proposito dell'esito della direzione regionale del Partito Democratico siciliano.

Di seguito il testo della lettera:

"Egregio direttore,

Le scrivo per esprimere il mio risentimento per l'ennesimo 'depistaggio giornalistico' messo in piedi dal Suo giornale: l'articolo con il quale su "Repubblica Palermo" è stata raccontata la direzione regionale del PD siciliano di lunedì 9 luglio è accompagnato da un titolo e da un sottotitolo ("catenaccio") che si riferiscono a due situazioni diverse ma che, messi accanto, stravolgono totalmente il senso del mio intervento e dello stesso articolo.

Nel titolo si fa infatti dichiarare al segretario del PD Lupo la decisione di 'rompere con Lombardo' e a questa decisone si collega la mia frase "è un atto di guerra", frase che era invece riferita a tutt'altro contesto, cioè ad alcune considerazioni interne al PD a proposito del comportamento del gruppo parlamentare all'Ars nella vicenda della "calendarizzazione" della mozione di sfiducia a Lombardo.

Purtroppo non è la prima volta che "Repubblica" stravolge il senso di un articolo attraverso la titolazione e l'impaginazione. E purtroppo non è la prima volta che il sottoscritto incappa in simili situazioni: vorrei sbagliarmi, ma temo sia il prezzo che si paga per non essere allineati alla Vostra linea editoriale".