News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Il prossimo 29 novembrr alle 11, nell’Aula Magna della Corte di Appello di Palermo, si terrà la Cerimonia di consegna della prima edizione del Premio “Legalità Fiscale”, istituito dalla Camera Avvocati Tributaristi di Palermo, al fine della diffusione e affermazione di una cultura della legalità e della equità in materia tributaria e […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Si è svolto a Palazzo d’Orleans il periodico vertice di maggioranza alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. L’incontro ha visto la partecipazione dei segretari regionali e dei capigruppo all’Ars dei partiti della coalizione di centrodestra. Erano presenti: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e Movimento per […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Edoardo La Ferla è il nuovo presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Sicilia. Eletto all’unanimità dal Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori, prende il posto di Gianluca Costanzo. Nato nel ’91 ad Augusta, laureato in Economia Aziendale, Edoardo La Ferla da otto anni lavora nelle aziende di famiglia e oggi ricopre il ruolo […]

Disoccupazione-Disperazione, instabilità politica. Il pericolo sociale che nessuno capisce

Pericolo sociale. Secondo l'ultima rilevazione ISTAT, in Sicilia un giovane su due è disoccupato. La Sicilia è al penultimo posto tra le regioni Italiane con il più alto tasso di disoccupazione. Peggio di noi, “si fa per dire” fa solo la Calabria. A ciò si aggiunge il dato europeo in cui è l'Italia intera ad essere al penultimo posto, appena prima della Spagna. Nella nostra isola, il tasso di disoccupazione per gli uomini è arrivato al 17, 5% per le donne oltre il 20%. Una situazione drammatica superata di poco solo dai dati risalenti a 21 anni fa. Si, il paese si trova, “per una strana coincidenza” nelle stesse condizioni del 1992, periodo passato alla storia per le drammatiche stragi Falcone e Borsellino e per i numerosi attentati destabilizzanti.... Ma la strana coincidenza non è solo questa, infatti anche nel 92 eravamo senza un governo e con un Presidente della Repubblica da eleggere. La domanda da porsi è se si sta veramente capendo il pericolo sociale che tutti noi stiamo correndo. Instabilità e ingovernabilità sono solo parole o elementi capaci di generare effetti reali sulla ricomposizione democratica di un paese. I poteri forti, occulti, latenti all'interno del tessuto sociale in Italia sono sempre esistiti ed anno sempre manifestato i propri effetti al momento giusto. Il momento che sta attraversando il nostro paese è certamente uno di quelli. Propizio per chi dall'instabilità vuole generale una nuova stabilità a propria immagine e interesse. Un'occasione, forse non del tutto casuale, che qualcuno potrebbe non farsi sfuggire. Con un giornalista che stimo e di profonda conoscenza della storia di questo paese, qualche giorno fa si ragionava sullo stato dell'arte, e insieme si concordava sulla situazione di estremo pericolo in cui si sta vivendo. Lo stesso mi faceva riflettere su una profonda verità: “ in alcuni periodi storici, come questo” mi diceva “io non leggo più le prime notizie dei giornali... ma le seconde. Sono queste che, per chi le sa interpretare in un quadro più generale, ti dicono la verità e permettono di comporre lo scenario complessivo”.

 

Bhe quali sono le seconde notizie.... L'aver trascinato nella bufera la FinMeccanica, ossatura produttiva italiana, azzerandone la dirigenza, aver bloccato l'Ilva di Taranto che da sola fa un paio di punti di PiL nazionale, far scoppiare il caso bancario Monte dei Paschi, la più antica banca Italiana, ecc. ecc. Ma guarda bene, su questa logica d'analisi, anche quelle che appaio le terze e le quarte notizie possono essere utili a farsi un quadro. La relazione dei nostri servizi segreti che lanciano un allerta sul pericolo di forti tensioni sociali, per arrivare ad una semplice rapina ad un furgone porta valori a Roma che lascia a terra morto uno dei rapinatori, che però, poi si scopre non essere un delinquente comune ma un personaggio di spicco delle ex brigate rosse, così come, per tornare a casa nostra, un paio di omicidi di mafia sia a Palermo che in altre città partenopee, dopo anni che non si ammazzava per le strade alla vecchia maniera. E non per ultimo, le strane e improvvise dimissioni del Papa, secondo caso nell'intera storia della chiesa. Tutto questo e tanto altro, sono solo coincidenze? O i poteri forti legali e illegali si stanno riorganizzando? Quale sarà il prezzo che dovremo pagare per questa “riorganizzazione”...

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