E' sporco e abbandonato. Le foto che riportiamo parlano da sole. I viali del cimitero dei Rotoli di Palermo, sono invasi dai rifiuti, dalle sterpaglie. Questo è sì, il segno che i lavoratori della Gesip hanno incrociato le braccia 20 giorni fa, bloccando di fatto i servizi per la città (e quello svolto all'interno del cimitero è uno di questi, ndr), ma ciò che abbiamo trovato durante il nostro giro all'interno delle struttura è il segno che qualcosa nella gestione della pulizia dei Rotoli non va già da troppo tempo. La zona interdetta, a seguito della caduta massi di anni fa, evidentemente non ha impedito che i rifiuti e i residui di quanto prodotto all'interno del Cimitero, venisse scaricato in maniera evidentemente abusiva.
Le foto mostrano la parte più alta del cimitero. La più nascosta. Materiale di risulta, terra, resti di lapidi, resti di bare, guanti utilizzati per i lavori, per effettuare gli spurghi o le inumazioni, mezzi di lavoro in dotazione al cimitero, abbandonati. Tra le sezioni più in alto e quindi più nascoste, ci sono le numero 470 e 469. Segno del degrado assoluto, dell'abbandono. Tombe letteralmente sepolte da sterpaglie ed erbacce. Forse troppo faticoso raggiungere quella zona? Forse quei morti non hanno diritto ad una sepoltura degna?
Ecco quello che ieri si è presentato ai nostri occhi. Una discarica a tutti gli effetti. E la grande quantità di rifiuti e le condizioni disastrose in cui versa il cimitero, sono indicative del fatto che si tratti del frutto di anni di incuria e di deposito (abusivo) di rifiuti e non semplicemenete dello sciopero dei lavoratori Gesip dell'ultimo mese.