Dati allarmanti dall'ultimo Rapporto Svimez 2011 sulla finanza dei comuni. Dalla relazione, condotta su basi ministeriali, emerge che quattro comuni in dissesto su cinque , si trovano al sud. Nel dettaglio, il 79% dei centri che almeno una volta hanno dichiarato bancarotta nell'ultimo ventennio è situato nel Mezzogiorno.
Circa 350 comuni monitorati da Svimez tra il 1989 e il 2011, hanno registrato carenze e disastri finanziari con pesanti conseguenze nei servizi al cittadino.Il risultato è che oltre tre milioni di cittadini meridionali hanno subìto i disservizi dei rispettivi comuni che hanno dichiarato bancarotta.In cima alla classifica, Calabria e Campania dove il 33.5 della popolazione regionale vive in uno dei centri dissestati.La sconfortante situazione si ripete e conferma l'allarme deficit nella altre regioni meridionali, Puglia, Lucania e Sicilia, tutte in disavanzo fianziario.La condizione assume carattere ancora più allarmante quando le Regioni dispongono di fondi inutilizzati dell'Unione Europea destinati a risanare il disavanzo e a investire in progetti e obiettivi di programmazione nazionale. Il danno e la beffa: disporre di denaro e utiliazzarlo male o per nulla.
E' quanto accaduto in Sicilia e rilevato dall Corte dei Conti di Palermo. Da un'attenta analisi sulla programmazione della regione siciliana tra il 2000 e il 2006, la Corte dei Conti ha posto una censura in materia di fondi strutturali europei con particolare attenzione al fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).Questo il parere rilevato dalla magistratura contabile relativamente alla Regione Sicilia: "una non completa realizzazione finanziaria del programma, pur in presenza di un considerevole utilizzo di progetti provenienti dalla programmazione nazionale, la previsione di un eccessivo numero di obiettivi e misure con una notevole parcellizzazione dei centri di responsabilità".