News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • MILANO (ITALPRESS) – Si chiama “Sicilia Express” il treno low cost che, in vista delle festività natalizie, collegherà il Nord e il Centro Italia con la Sicilia. E’ la nuova iniziativa messa in campo dal governo Schifani in collaborazione con le Ferrovie dello Stato per offrire un mezzo alternativo ed economicamente accessibile in un periodo […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Scadrà il prossimo 12 dicembre il termine per la presentazione delle istanze di contributo per le piccole e medie imprese dell’Isola che hanno subito un incremento del tasso di interesse dei mutui. Per loro Irfis, tramite una misura della finanziaria regionale di questa estate, ha a disposizione 45 milioni da fondi dell’assesorato […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un catanese di 40 anni, agli arresti domiciliari da circa un mese per reati in materia di droga, responsabile di avere nascosto 8 bombe carta nel garage di casa. Il materiale esplodente è stato trovato dai poliziotti in un angolo di un garage di […]

Deflagrazione IDV parlano i consiglieri comunali Aluzzo e Occhipinti

 In questi giorni, dice la Consigliera Federica Aluzzo  abbiamo avvertito all'interno del partito Italia dei Valori una grande esigenza di cambiamento che è sfociata in diverse ipotesi che vanno dal "innovare ciò che già abbiamo", al creare un nuovo soggetto politico, più aperto, più accogliente e democratico del precedente, oppure terza ipotesi rinnovare ma mantenere Idv presente, per tendere al nuovo movimento nel futuro. Ma sia che si rinnovi quel che c’è, sia che si crei un nuovo soggetto politico, l’importante, secondo me, è che venga posta al centro del programma  l’emergenza legata alla crisi economica. Ogni giorno assistiamo a suicidi e proteste da parte di gente che perde il lavoro, è una vera strage, una guerra senza armi;  il tema della politica economica deve diventare  il centro del programma del nuovo soggetto politico

 

 E’ vero, afferma il consigliere Filippo Occhipinti, che stiamo attraversando un momento di incertezza e di profondo rinnovamento interno, ma tutto ciò è figlio proprio di ciò che è successo alle recenti elezioni regionali e  nazionali. Le scelte politiche operate dai vertici dall’esecutivo  e rilevatesi sbagliate per il risultato elettorale avuto sono state subite dalla base che molto spesso non è stata coinvolta nel processo decisionale. Con una conferenza indetta l’11 dicembre da un gruppo di lavoro Idv di Palermo, in collaborazione con il Dipartimento Economia e Finanza nazionale ed esperti di macroeconomia, avevamo detto quale secondo noi doveva essere la strategia economico/politica da seguire  nell’ esclusivo interesse dei cittadini e del paese, ma non siamo stati ascoltati.

Si, ribadisce, la Consigliera Aluzzo penso che il nuovo soggetto politico debba affrontare in modo  efficace la vera causa della crisi economica: il sistema strutturale su cui è basato l’Euro.

Infatti, continua il Consigliere Filippo Occhipinti, è necessario un profondo ripensamento della architettura della moneta unica europea e dei trattati europei, concepiti ed usati per gli interessi delle banche, della finanza e dei grandi capitalisti a discapito dei poveri cittadini normali. Ormai assistiamo da diverso tempo a politiche di austerity e di rigore che unite alla perdita della sovranità monetaria hanno determinato un sistema dove la vita dei cittadini viene decisa  dai mercati e da parametri come lo spread o il rating dello Stato. Non è possibile più fare politica nell’interesse dei cittadini e nel rispetto dei  diritti costituzionali se i mercati non autorizzano a farlo, è questo non può essere più accettato. Non possiamo farci prendere ancora in giro da chi sostiene che questa Europa è quella che abbiamo sognato e che vorremmo: l’Europa dei Popoli e della Pace,  questa è solo l’Europa delle Banche e della Finanza.

Ormai, afferma la Consigliera Federico Aluzzo, grazie alle politiche di rigore per salvare le banche e l’Euro, i servizi essenziali e sociali ai cittadini sono ridotti al lumicino o addirittura aboliti, un esempio per tutti è l’impossibilità nelle scuole dell’infanzia comunale di chiamare una supplente quando la maestra di ruolo è malata: la conseguenza e che gli alunni vengono rispediti a casa con buona pace del diritto allo studio previsto dalla costituzione.

Non c’è più tempo da perdere ma per cambiare la realtà locale e nazionale si deve necessariamente rivedere la politica monetaria europea e rinegoziare gli accordi europei per rilanciare la crescita economica ed il benessere dei cittadini. Il NUOVO secondo noi, deve partire da lì.