Ricetta medica elettronica, riduzione della burocrazia e della carta all'ufficio anagrafe, intensificazione della banda larga, utilizzo di moneta elettronica per pagamenti superiori ai 50 euro: questi alcuni dei provvedimenti al vaglio del Governo in questi ultimi giorni. Un insieme di misure che mira a semplificare la vita delle persone e delle imprese. Ma le novità che dovrebbero interessare i bancomat sono già fonte di polemica.
Ricetta medica elettronica: addio alle vecchie fustelle cartacee. Chi vorrà comprare i farmaci potrà farlo esibendo una tessera con un microchip all'interno e digitare il proprio pin assegnato. Il nuovo dispositivo sarà fornito a tutti i cittadini italiani;
Ufficio anagrafe: non si utilizzerà più carta per i certificati di nascita e di morte. I documenti verranno spediti via email in casella di posta certificata;
Banda larga: previste agevolazioni per le imprese che utilizzeranno servizi digitali con esenzioni dai pagamenti ai Comuni nel caso di infrastrutture in fibra o di impianti per la banda larga mobile. Burocrazia ridotta ai minimi termini per le start up innovative e contributi di mille euro per le microimprese in Rete;
Bancomat: chi dovrà pagare più di 50 euro, in qualsiasi settore, anche medico specialistico, dovrà farlo utilizzando moneta elettronica. Questo per monitorare meglio le transizioni e combattere con più efficacia l'evasione fiscale. Quest'ultimo provvedimento, però, è già fonte di polemica. Questa mattina la confcommercio ha diramato una nota in cui cerca di dare un freno all'iniziativa del Governo: "Non servono obblighi universali, ma riduzione di costi e commissioni. - Si legge nella nota - E' evidente che la modernizzazione del sistema dei pagamenti è un aspetto rilevante della modernizzazione del sistema-Paese. Il perseguimento di questo obiettivo non puo' pero' significare introduzione, con tempi stringenti, di obblighi universali di accettazione degli strumenti di moneta elettronica"