"La mafia perderà potere quando i politici smetteranno di chiederle i voti". Parla chiaro il neo avvocato generale dello Stato Ignazio De Francisci e per farlo sceglie la platea di ragazzi riuniti a Palermo nell'ambito del Festival della legalità.
Dal palco De Francisci spiega che "oggi, molto più che in passato, la mafia concede i propri voti solo a chi si impegna a ricambiar con favori. E questo - scandisce - è reato... lo sappiano i nostri amministratori".
Le domande sono quelle semplici dei più piccoli, che con fare quasi disarmante chiedono cosa sia la mafia o cosa succede quando un mafioso esce dal carcere.
A rispondere, oltre a De Francisci, gli imprenditori Giuseppe Russello e Giuseppe Todaro, e il responsabile della customer sadisfaction di Unicredit Francesco Binenti.
Gli imprenditori raccontano ai ragazzi la loro storia, fatta di scelte coraggiose come quella di denunciare, fatta di amici inaspettati come magistrati e forze dell'ordine, raccontano di un mondo più libero dai condizionamenti della mafia se ognuno decide di fare la propria parte.
E De Francisci conferma: "quando i commercianti denunciano, allora i mafiosi si ritraggono. Le cose sono diverse oggi e sul fronte del 'pizzo' la mafia ha subito duri colpi" ma la denuncia e la coesione del tessuto sano della società sono fondamentali.