Coinvolgere i giovani nei processi decisionali delle istituzioni e renderli parte attiva e produttiva dando loro la possibilità di confrontarsi ed elaborare proposte da tradurre in progetti concreti. Con questo spirito trenta ragazzi provenienti da Italia, Polonia, Romania, Ungheria, Grecia e Turchia si sono incontrati a Palermo nell'ambito del progetto "We are writing our programme".
Si tratta di un'iniziatva dell'associazione per la mobilitazione sociale, promossa nell'ambito del programma europeo "Gioventù in azione" (Azione 5.1) e finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Gioventù in azione e dalla Regione Siciliana nell'ambito dell'azione 5 dell'APQ Giovani protagonisti di sè e del territorio.
Il lavoro dei ragazzi si è tradotto in una "Carta degli impegni", presentata stamani a Villa Niscemi, che sarà consegnata agli amministratori locali.
Sei i punti su cui lavorare per i partecipanti al progetto: Lavoro e imprenditorialità; Educazione e istruzione; Salute e benessere; Partecipazione e inclusione sociale; Solidarietà e volontariato.
Nel dettaglio i ragazzi chiedono alle amministrazioni di:
favorire la colaborazione tra scuola e mondo del lavoro; cerare dei corsi sule competenze iimprenditoriali attraverso tirocini, stage e seminari con imprenditori; favorire gli stage professionalizzanti nelle aziende; rivalutare la formazione professionale in base alla domanda del mercato; snellire il percorso biurocratico per la creazione d'impresa e dare maggiori agevolazioni; realizzare campagne di informazione che possano promuovere le idee imprenditoriali dei giovani; incrementare l'utilizzo dela metodologia non formale nel sistema scolastico; sostenere i giovani nell'acquisizione di conoscenze circa le proprie competenze; creare una rete tra scole, imprese e sindacati per monitorare i bisogni dei disoccupati; implementare il training per insegnati e genitori; accrescere l'apprendimento delle lingue e dare più opportunità di mobilitazione internazionale. E ancora chiedono di: favorire metodologie innovative per la promozione dell'attività fisica; promuovere campagne di informazione sulla salute che coinvolgano genitori, insegnanti, studenti e personaggi famosi; promuovere show televisivi con personaggi famosi per sostenere i genitori a educare i propri figli sulla salutre e la nutrizione; promuovere la salute sessuale attraverso la distribuzione di preservativi presso le scuole superiori, le università e i luoghi di incontro; promuovere la danza-terapia nelle scuole; dare il voto ai ragazzi al compimento dei sedici anni; migliorare le competenze degli educatori, degli animatori e degli operatori giovanili; favorire interventi di prevenzione rivolti alle categorie a rischio di esclusione; supportare centri aggregativi per attività di teatro, sport e musica; istituire un fondo pr i più poveri che non possono permettersi di pagare il riscaldamento; rilevare i bisogni reali delle comunità; promuovere e valorizzare la diversità culurale attraverso camper itineranti. E infine: promuovere il volontariato attraverso campagne di comunicazione; riconoscere il valore esperenziale del volontariato in termini di certificazione di competenze; incrementare il coinvolgimento dei giovani nelle attività di volontariato; promuovere la condivisione e lo scambio di esperienze; sensibilizzare al volontariato attraverso programmi specifici nelle scuole; creare una rete tra i centri di volontariato.
Ad ascoltare le idee dei ragazzi, l'assessore comunale alle Attività sociali Agnese Ciulla. "Il vostro ruolo – ha sottolineato – è estremamete importante perchè potete rievare i problemi e attraverso il dialogo suggerire le strategie per crescere insieme, a livello locale ed europeo. Guardiamo cosa c'è, cosa vogliamo e iniziamo a progettare insieme. L'amministrazione ha il compito preciso di ascoltare e favorire la partecipazione per trovare soluzioeni condivise ai problemi".