Cosa si cela veramente dietro una delle parole più abusate della nostra contemporaneità?
Differenze culturali, cultura marginale, uomo di cultura, tour culturale, la cultura dello sport, cultura generale, cultura specifica, privo di cultura!
Proviamo a cercere di capire invece se di "cultura", quella con c maiuscola ve ne sia rimasta traccia nelle nostre città per esempio, laboratori in seno ai quali essa si cominciò a generare sotto forma di sostanza spirituale da tramandare gli uni con gli altri, dal più vecchio al più giovane, sotto un albero che facesse ombra in quei luoghi della grecia classica che seppero essere il dna del concetto stesso di "scuola", luogo per eccellenza votato a generarla la cultura.
Certo, scuola ed università formano la nostra cultura specifica e professionale, i mestieri che esperiamo tracciano solchi culturali imprescindibili, ma se alla famiglia è subordinata altresì la fetta di lavoro più importante nell'indirizzare l'etica e l'estetica delle nostre coscienze individuali, non possiamo far finta dai "media" non transitino per spazi importanti, mal governati vettori di cultura!
Per cominciare, sveliamo che si pronuncia "media" e non midia ( non è un dettaglio se sbagliano persino i giornalisti), e cerchiamo di non sottovalutare ciò che gli scienziati amano definire "butterfly effect", quel battito d'ali di farfalla che è complice di generare un disastro dall'altra parte del suo stare!
E già, perché se è vero che ognuno è artefice delle proprie scelte, non dimentichiamo che non tutti siamo immuni dal conformismo e se la cultura passa oggi e da mezzo secolo ormai anche dalla tv, forse va lievemente aggiustato il tiro!
Ciò che osservo è quel continuo declinar di significati e comportamenti sotto l'egida dell'esser soggettivo, la sempre più significativamente alta soglia della vergogna, l'anarchico comportamento di quanti giustificano i comportamenti più sbagliati in nome del risultato ottenuto.
No!
La cultura è altra cosa!
È il rispetto delle regole di convivenza civile, è l'impegno per migliorare se stessi e porzioni di mondo, è la capacità cosciente di generare virtuosismi artistici, tecnici e scientifici tutti figli dell'intelletto e del sapere che giungi a possedere con il sacrificio delle tue mani e dei tuoi occhi.
La cultura non è un di più ma rappresenta la sostanza della polis, la sostanza dell'esser cittadini e fa la differenza assoluta ed oggettiva tra l'esser Nino Di Matteo e Totò Riina!
Il resto sono chiacchere da drive-in, che puo piacerti ma che non puoi scambiare per la realtà culturale su cui fondare un paese di cultura come l'Italia.
Di Danilo Maniscalco