Chi lamentava un'eccessiva sintonia tra il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e i deputati regionali del Movimento Cinque Stelle è stato accontentato.
Al governatore non sono piaciute le dichiarazioni dei deputati stellati sul taglio delle indennità e oggi, con i cronisti, ha replicato senza troppi complimenti.
"Smettiamola adesso con questa demagogia sul taglio delle indennità, i deputati - ha detto Crocetta - non possono avere uno stipendio inferiore ai funzionari e ai dirigenti dell'Assemblea regionale siciliana. Sia chiaro. Se questa classe politica ha coraggio non riduce lo stipendio di 90 deputati, ma lo stipendio di 20.000 dipendenti con indennità altissime".
Dall'inizio della legislatura i grillini versano su un fondo ad hoc parte delle loro indennità, per poi impiegare la somma raccolta in favore delle pmi.
"Io - ha spiegato il governatore - ho bisogno di questi soldi per pagarmi le spese per la campagna elettorale, così non devo chiedere questi soldi a nessuno. I grillini non hanno avuto affrontare queste spese, per ragioni obiettive. E poi io faccio anche beneficienza con una parte dell'indennità. Quindi non mi rimane molto di questo stipendio almeno per un anno o due". "Mi auguro invece che venga ridotta l'indennità per i componenti della Giunta – ha proseguito Crocetta - mi dicono che sia stata ridotta, ma non ho capito bene. Però i grillini non possono pretendere che un deputato vada a vivere alla casa dello studente.. Finiamola con questa demagogia sugli stipendi se pensiamo che il segretario regionale dell'Ars prende 600.000 euro".
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