Il detto trova sempre conferma, "in politica non si muore mai" almeno in Italia, nessuno che gravita nell'universo infinito della politica e del sottogoverno alla fine ritorna a fare quello che fare prima di fare politica. Ammesso che facesse qualcosa. Ormai il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha dismesso tutti i propri veli, lui è come gli altri, soggetto alle stesse pressioni politiche, convivente con i medesimi meccanismi, che hanno da sempre tristemente caratterizzato il mal costume politico tutto Italiano e Siciliano. Ci riferiamo al caso dell'Avv. Catanese Fiumefreddo. Qualche mese fa indicato Assessore regionale, ma dopo appena 24 ore, dimissionario perchè travolto da uno scandalo legato alla sua precedente attività di soprintendente del Tetro Stabile di Catania. Ma ecco che rispuntano... di ieri la nomina di Fiumefreddo ai vertici di una importante società partecipata dalla Regione la Sicilia Patrimonio Immobiliare. Ne guiderà il Consiglio di Sorveglianza.
La società, forse non tra le più "utili" al momento si occupa soltanto dell'aggiornamento catastale dei beni regionali, e conta di circa 20 dipendenti, che ovviamente necessitato di una pianta di dirigenti e controllori pari a quella di una multinazionale... Nulla di personale con l'Avv. Fiumefreddo, ma la sua nomina conferma uno status ormai diventato insopportabile relativo al fatto che nelle stanze del potere se si esce dalla porta, con tanto di scandalo al seguito... vuoi o non vuoi si rientra sempre dalla finestra.