La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta con l'accusa di diffamazione aggravata e continuata. A querelarlo sono stati il capo dell'opposizione Nello Musumeci e l'ex deputato Pdl Giuseppe Firrarello, suocero del sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe Castiglione, dopo una serie di dichiarazioni fatte dal Governatore nei loro confronti durante la campagna elettorale per le regionali del 2012.
Sono diversi gli episodi contestati dalla Procura di Palermo al Presidente della Regione. Il 2 ottobre del 2012 Crocetta, intervenendo al Centro Pio La Torre di Palermo avrebbe fatto dichiarazioni ritenute dal pm lesive nei confronti del suo competitor, Nello Musumeci.
Il 7 ottobre, al Politeama di Palermo, Crocetta aveva parlato della composizione delle liste "facendo insinuazioni", come dicono i querelanti, sui nomi che componevano le liste di Musumeci. Nelle due occasioni il candidato del centrosinistra aveva accusato l'avversario di un accordo con Micciché, Firrarello e Saverio Romano per riprendere la realizzazione dei termovalorizzatori, un affare sui cui da tempo avrebbe puntato la mafia. Inoltre, Crocetta, in ordine alle 'liste pulite' aveva detto di comprendere Musumeci "quando afferma che non vuole fare il poliziotto, perché altrimenti dovrebbe arrestarne molti di candidati nelle sue liste".
L'udienza preliminare si terra' il prossimo 15 aprile davanti al gup del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini che dovra' decidere se rinviare a giudizio o no il Governatore siciliano Crocetta. (Adnkronos)