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Crocetta promette ''una Giunta di cui essere fieri'' e aspetta la risposta del pm Marino

 

Una giunta di cui i siciliani potranno essere fieri. E' la promessa di Rosario Crocetta, neo presidente della Regione Siciliana, che stamani ha partecipato a una manifestazione alla biblioteca regionale.

"Abbiamo già iniziato a lavorare – rassicura Crocetta, proclamato formalmente sabato scorso - e completeremo la giunta entro la prossima settimana. Nessuno si aspetti continuità con il passato. E nessuno ci crei imbarazzo con proposte, perché i siciliani non sono più disponibili a continuità con il passato".

Crocetta ha già "riempito" due caselle. La delega al Turismo è stata affidata al cantautore Franco Battiato, che però si occuperà prevalentemente di grandi eventi, mentre il comparto della Salute sarà guidato da Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso nel 1992. Non ha ancora sciolto la riserva - a dispetto delle indiscrezioni circolate ieri e prontamente smentite dal diretto interessato - Nicolò Marino, il pm antimafia che coordina insieme con il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari le nuove indagini sulle stragi di Capaci e di via D'Amelio, al quale Crocetta vorrebbe affidare l'assessorato all'Energia.

Le altre poltrone sono ancora da assegnare. Se il governatore si dice "fiducioso" per il sì di Marino ("Un magistrato nell'esercizio delle sue funzioni ha bisogno di tempo per sciogliere le sue riserve, si deve attendere ad esempio l'autorizzazione del Csm", commenta),  sembra plausibile che 4 assessorati vadano al Pd e tre all'Udc, ma per definire tutto si dovrà aspettare che prenda forma anche l'Ars, con l'assegnazione di incarichi importanti come la presidenza.

''Per la Sicilia – ribadisce Crocetta - comincia una storia nuova. La Sicilia cambia e ciò sarà visibile nel programma di governo e nella squadra di assessori di cui i siciliani dovranno essere fieri''. E sul ruolo dei partiti parole decise: "Devono abbandonare il ruolo di occupatori del sistema e recuperare il ruolo di cerniera tra cittadini e le istituzioni. E' ora di rimboccarsi le maniche, faccio appello a tutti i siciliani di buona volontà. Non ho steccati da ergere, chi vuole partecipare a questo processo è il benvenuto. Lo dico ai politici, ai burocrati, agli uomini e alle donne che non vogliono più essere l'altra metà del cielo ma l'altra metà della terra".

Parlando dei futuri equilibri a Sala d'Ercole, Crocetta ha chiarito di non vedere "difficoltà con la maggioranza. Ho avuto segnali da diversi parlamentari di tutti gli schieramenti, ma non c'è alcun accordo segreto. Mi sono stancato di essere accusato di continuità con Lombardo e Cuffaro. Non capite che io sono diverso dal solito politico? Non ne faccio inciuciate. Il mio sarà un rapporto leale e istituzionale sugli atti che proporremo".

''L'autonomia regionale siciliana - aggiunge – deve essere difesa nel rispetto dei principi democratici. Negli ultimi tempi più volte si è assistito a tentativi di mettere fine a questa autonomia, considerata occasione di sprechi, la volontà di cancellarla perchè non conveniente".